“Il Costa Rica o la Costa Rica?”, ci chiede Monica Capelli. Noi scriviamo la Costa Rica. Forse lo facciamo perché Costa Rica finisce in -a, come un nome femminile. Ma anche il Canada finisce in -a, eppure è maschile. Forse perché i nomi geografici prendono il genere dell’iperonimo, cioè della categoria a cui appartengono: Firenze è femminile perché è una città, l’Etna è maschile perché è un vulcano, e la Costa Rica è femminile perché è una repubblica, come la Francia. Ma anche il Venezuela è una repubblica, anche il Sudafrica, eppure sono maschili.

Sarà perché ogni costa è femminile, come la Costa d’Avorio? Probabilmente sì. Quando si deve stabilire il genere di un nome di luogo, una regola valida sempre per tutti non c’è.

Per ora il Costa Rica e la Costa Rica convivono nella lingua scritta e parlata, e per evitare di saltare a caso da una forma all’altra non resta che darsi una regola da soli. A un certo punto una delle due forme prevarrà, e allora se necessario ci adegueremo. Forse dopo questi Mondiali l’ago della bilancia penderà dalla parte del Costa Rica, visto che per indicare le squadre di calcio si usa più spesso il maschile. Come si fa con Palermo, la città, e il Palermo, la squadra.

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