Bruno Munari, Disegnare un albero
Corraini, 88 pagine, 10,00 euro
Per chi è nato dopo gli anni ottanta ed è stato abituato fin da piccolo ad associare il termine “design” con l’aggettivo “esclusivo” può essere sorprendente scoprire che nel 1978, nella stessa Italia in cui si sparava per le strade, un designer di successo internazionale si preoccupava di spiegare a bambini e adulti qual è il trucco per disegnare un albero esattamente come è nella realtà. Il principio è semplice, spiegava Bruno Munari in questo libro fatto di pochissime parole e di moltissimi disegni (tutti di alberi): basta decidere quante ramificazioni mettere.
Se ne vogliamo mettere due, dopo aver fatto il tronco basta disegnare due rami da ognuno dei quali ne partono altri due e così via. L’importante è rispettare la regola: “Il ramo che segue è sempre più sottile del ramo che lo precede”.
Il resto è a discrezione (con o senza foglie, rigido o ondulato, piegato o diritto…) e serve a dare carattere, ma la struttura resta sempre quella. Scorrendo le pagine è difficile resistere alla tentazione di disegnare il proprio albero, ricavandone grande soddisfazione non tanto per aver imparato a eseguire un compito, quanto per aver capito come funziona qualcosa a cui non si era mai fatto caso. Forse, pensava Munari, chi capisce come funziona la realtà che lo circonda al punto da poterla riprodurre ne ha anche un po’ meno paura. E un albero può essere un inizio incoraggiante.
Internazionale, numero 870, 29 ottobre 2010
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