**Alexander Langer, **Il viaggiatore leggero

Sellerio, 410 pagine, 18,00 euro

Nel 1994, dopo aver ricordato i due obiettivi fondamentali della sua azione – la convivenza tra popoli e quella con la natura – Alexander Langer dava ai giovani pacifisti riuniti ad Assisi quattro consigli per raggiungerli: ricostruite la fiducia nelle parole dicendo solo quello che potete mostrare con chiarezza; cercate e coinvolgete chi ritenete abbia ragione; stipulate con i vostri avversari dei patti anche formali; prestate attenzione alle due aree che si agitano intorno all’Europa: quelle del sud e quelle dell’est.

Per capire meglio i capisaldi di questa visione politica, di cui oggi colpisce, oltre all’ampiezza del respiro, la capacità di tenere insieme obiettivi morali e strumenti pratici, si possono leggere l’antologia Pacifismo concreto e la raccolta appena ristampata Il viaggiatore leggero.

Quest’ultima mette insieme testi scritti che vanno da quando Langer, adolescente sudtirolese di lingua tedesca, militava in quegli ambienti cattolici che rappresentavano uno dei pochi luoghi in cui italiani e tedeschi si confrontavano invece di combattersi, fino a quando si tolse la vita dopo essere stato, tra le altre cose, un militante di Lotta continua impegnato a democratizzare l’esercito di leva, un ambientalista interessato alle questioni sociali, un parlamentare europeo attento a tutte le minoranze della ex Jugoslavia.

Internazionale, numero 886, 25 febbraio 2011

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it