Daron Acemoglu e James Robinson, Why Nations Fail: The Origins of Power, Prosperity, and Poverty

Profile Books, 464 pagine, 27 euro

Nel 2006 l’economista Daron Acemoglu e il suo collaboratore, lo scienziato politico James Robinson, hanno pubblicato Economic origins of dictatorship and democracy (Cambridge University Press) in cui, sulla base di alcuni modelli matematici e dei dati desunti da quattro paesi (Sudafrica, Gran Bretagna, Argentina e Singapore), si proponevano di spiegare la relazione tra il livello di uguaglianza economica e la democratizzazione. Secondo loro, la democrazia ha maggiori possibilità di affermarsi dove il livello di diseguaglianza non è così forte da dare troppo potere alle élite né così debole da non offrire incentivi al cambiamento.

Il libro ha avuto grande impatto sulle scienze sociali e la teoria è stata discussa a fondo. Per questo l’uscita negli Stati Uniti e in Gran Bretagna di Why nations fail? era molto attesa. Rispetto al libro precedente, il pubblico a cui i due autori si rivolgono è molto più ampio, e più ricco è il campione di casi esaminati.

La domanda è quella che da sempre si pongono gli economisti: cosa rende un pae­se più ricco di un altro? La risposta non chiama in causa né le risorse né la cultura, ma le istituzioni e le politiche adottate dai governi, in particolare la loro capacità di agire in modo partecipativo, mettendo i frutti della crescita a disposizione del maggior numero di cittadini.

Internazionale, numero 943, 6 aprile 2012

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