Ippolita, “La Rete è libera e democratica”. Falso!
Laterza, 112 pagine, 9 euro
Da qualche anno il collettivo Ippolita riflette su internet e sulle sue contraddizioni, con una particolare attenzione per le illusioni che genera nel discorso pubblico. Questo pamphlet prosegue nella stessa direzione, offrendo tre argomenti contro la tesi secondo cui la rete è una fonte di libertà e democrazia.
Il primo argomento è che la rete non è solo il world wide web, il servizio che ci consente di muoverci da una pagina all’altra. Sotto la superficie del web ci sono molti altri servizi il cui scopo fondamentale è raccogliere dati sugli utenti per fare pubblicità mirate.
Il secondo argomento è che i movimenti politici che nascono in rete di solito non generano partecipazione ed elaborazione di idee. La libertà di parola che consentono si traduce raramente in discussione e tende invece a suscitare una ricerca d’identità ossessiva e un certo rancore rispetto a tutto ciò che è fuori dal gruppo.
Il terzo argomento, il più radicale, è che la rete non produce i due risultati che ci si aspetta dalla democrazia, cioè la deliberazione collettiva e la ricerca del consenso. Si limita a fornire l’illusione di una libertà di consumo che in realtà ha costi molto alti, in termini di privacy e di raccolta dati. Questo non significa che internet sia solo un sistema per renderci schiavi delle multinazionali, ma certamente che è nata, si è sviluppata ed è usata per scopi diversi dalla nostra felicità.
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