Stella Levantesi, I bugiardi del clima, Laterza;
Telmo Pievani e Mauro Varotto,Viaggio nell’Italia dell’Antropocene, Aboca
Se mai l’umanità uscirà dall’emergenza climatica, gli storici si dovranno chiedere com’è stato possibile ignorare per tanto tempo i segnali d’allarme. Indagando, capiranno che molte persone lavorarono perché quei segnali fossero ignorati o comunque ritenuti inaffidabili. Si tratta dei protagonisti di un’inchiesta appassionata sul “negazionismo climatico”: i sostenitori di una realtà alternativa a quella delle ricerche scientifiche, che affermano (spesso in cattiva fede) che le ragioni del cambiamento climatico non dipendono dall’essere umano. La giornalista Stella Levantesi ricostruisce i molti modi in cui think tank, lobby delle industrie e “falsi esperti” hanno negato l’emergenza, e dà conto delle tecniche di disinformazione messe in atto dagli anni ottanta in poi.
Se invece – anche e soprattutto per colpa dei negazionisti – le cose continuassero ad andare come stanno andando adesso, risulterà profetico il libro in cui il filosofo della scienza Telmo Pievani e il geografo Mauro Varotto immaginano la penisola italiana nel 2786. Grazie alle carte di Francesco Ferrarese, che rendono visibili gli effetti dell’innalzamento dei mari, si arriva a percepire con nettezza la trasformazione in golfo di gran parte della pianura padana (con Bologna e Verona ridotte a città costiere), Roma che si affaccia su un grande fiordo, il Gargano e il Salento diventati isole.
Questo articolo è uscito sul numero 1413 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it