Con questo post, lo storico inglese John Foot comincia il suo blog di calcio e sport su Internazionale.
Nel 2007 tre uomini ricchi comprano una squadra di calcio. I tre uomini sono Flavio Briatore, Bernie Ecclestone (che viene dalla Formula 1) e l’imprenditore dell’acciaio indiano Lakshmi Mittal.
La squadra gioca nella serie B inglese. È piena di debiti. Si chiama Queens Park Rangers. È una squadra di Londra, con uno stadio vecchio e pieno d’atmosfera, circondato da case popolari.
I Queens Park Rangers non hanno mai vinto niente, o quasi. Poi arrivano i tre uomini ricchi. Dipingono un po’ lo stadio, trovano qualche sponsor, e si siedono in tribuna, con il nuovo direttore sportivo, l’italiano Gianni Paladini.
All’inizio Briatore e suoi amici vengono accolti dai tifosi come dei salvatori della patria. Ma subito comincia il caos. Gli allenatori vengono licenziati uno dopo l’altro (dieci nei primi tre anni). La squadra va male, molto male, mentre gli uomini ricchi litigano fra loro.
I tifosi cominciano a contestare gli uomini ricchi. Cantano “We want our Rangers back”, ridateci i nostri Rangers. Briatore chiede i nomi dei tifosi che l’hanno contestato per bandirli dello stadio.
Alla fine gli uomini ricchi capiscono la cosa più evidente: il problema sono loro. Fanno un passo indietro e prendono un allenatore forte, esperto, duro. Senza Briatore dietro ogni scelta, nel 2011 la squadra è finalmente andata in serie A, dopo tanti anni. Ma a quel punto, stranamente, due dei tre uomini ricchi sono andati via, e hanno venduto tutto.
Adesso il Queens Park Rangers è sempre in serie A ma va male. L’allenatore forte, esperto e duro è stato licenziato. La squadra rischia di scendere ancora una volta in serie B.
Questa è una storia tipica nello sport globalizzato di oggi. Le squadre sono una merce come un’altra, da vendere, promuovere, e buttare via. Sono giocattoli per uomini ricchi. Molte società rischiano la bancarotta, come i Rangers di Glasgow. E i tifosi? Basta che paghino.
(Per capire questa storia si può vedere il bellissimo documentario The Four Year Plan, trasmesso anche dalla Bbc).
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