L’Universale
Di Federico Micali. Con Francesco Turbanti, Matilda Anna Ingrid Lutz, Claudio Bigagli, Robin Mugnaini. Italia, 2015, 88’
Una storia italiana che parte dagli anni sessanta, raccontata attraverso le vicende e i frequentatori di un piccolo cinema in un quartiere popolare di Firenze. Un intreccio di storie umane individuali che si snodano tra grandi eventi storici, trasformazioni sociali, culturali e politiche. All’inizio, i protagonisti sono bambini innocenti e spensierati in un’Italia anni sessanta altrettanto innocente e spensierata. Poi, gradualmente, arrivano nuove prese di coscienza politiche ma anche gli anni di piombo. Inizia una stagione di droga, sesso e rock’n’roll, ma anche di eroina. Il cinema Universale viene sballottato dalla storia, ma comunque preserva un suo carattere particolare, una purezza e una graffiante e distaccata ironia nei riguardi dei cosidetti “grandi eventi”.
L’Universale è un film delicato, surreale, quasi fiabesco, ma nel contempo raffinato e intelligente con il raro pregio di trasformare la banalità in incisiva genialità. Il film è scritto e girato con apparente distacco, con una dolce freddezza documentaria, che risulta efficacissima nel toccare in profondità i suoi temi. Come nella realtà, il comico, l’assurdo e il sublime si mescolano con il drammatico e il tragico nel grande cocktail della vita.
Questo articolo è stato pubblicato il 15 aprile 2016 a pagina 88 di Internazionale, nella rubrica Italieni. Compra questo numero | Abbonati
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