Puntuale come il passaggio dei colombacci nel sudovest della Francia, tradizionale come i crisantemi a Ognissanti, l’uscita del nuovo libro di Bruno Vespa, Sale, zucchero e caffè (edito da Mondadori) è annunciata per l’8 novembre. È in base a questo genere di indizi che si capisce che sta arrivando l’inverno. Tra non molto sarà il momento del panettone. Ma vista da Parigi o da Bourg-en-Bresse questa informazione non sembra molto significativa. Bruno chi? Sale cosa? Provo a spiegare.
Ogni anno, nello stesso periodo, Bruno Vespa, produttore e presentatore del programma quotidiano di dibattito politico su Rai 1 Porta a porta, pubblica un libro che cerca di mettere nel loro contesto gli avvenimenti contemporanei e recenti. Per esempio Il palazzo e la piazza” (2012) parlava soprattutto dell’affermazione del Movimento 5 stelle, Il cuore e la spada (2011) era una storia politica e romantica dell’unità d’Italia nel 150° anniversario della nascita dello stato italiano o ancora Donne di cuori uscì nel 2009, l’anno della richiesta di divorzio di Veronica Lario. Non si può certo dire che Vespa non abbia il senso dell’attualità.
Il lancio di tutti questi libri ha un carattere immutabile, ritualizzato, collaudato. Pochi giorni prima dell’uscita in tutte le librerie della penisola, escono sui giornali piccoli estratti composti in genere da confidenze dei principali uomini politici italiani, di solito di destra, raccolte poco prima della stampa del libro. E, chissà perché, il più delle volte si tratta delle confidenze di Silvio Berlusconi, a cui Vespa è abbastanza vicino.
Infatti è nello studio bianco del suo programma che il Cavaliere - se non è già impegnato sulle proprie reti televisive - proclama la sua innocenza o fa promesse mirabolanti. In cambio l’ex presidente del consiglio e principale azionista della Mondadori, presenta spesso l’ultima opera di Vespa nel corso di una conferenza stampa, vero e proprio vertice della stagione politica autunno-inverno. Come Stanlio e Ollio, l’autore e l’editore hanno quindi tutto l’interesse che la loro intesa funzioni.
Ormai da una settimana non c’è giorno senza una dichiarazione di Berlusconi che alimenta con il contagocce la polemica quotidiana. Tutte sono estratte dal tanto atteso
Sale, zucchero e caffè. Lunedì scorso Berlusconi spiegava che poteva ancora materialmente contare sulla grazia del presidente della repubblica Giorgio Napolitano dopo la sua condanna a quattro anni di prigione per frode fiscale. Il 6 novembre ha fatto sapere che i sui figli si sentivano - cito - “come le famiglie ebree in Germania sotto il regime di Hitler”. Il confronto molto azzardato ha suscitato l’immediata indignazione dei rappresentanti della comunità ebraica italiana.
Ma ancora una volta Vespa ha ottenuto quello che voleva: la promozione gratuita del suo libro. E lo stesso ha ottenuto Berlusconi. Le sue dichiarazioni esclusive sono state riprese da tutti i siti internet, per poi finire in prima pagina su tutti i quotidiani italiani. Così Sale, zucchero e caffè sarà citato ancora una volta. Dobbiamo ammetterlo, ancora prima di averlo gustato, questo miscuglio si sembra già imbevibile!
(Traduzione di Andrea De Ritis)
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