Un gruppo di profughi siriani, il 2 ottobre 2013. (Bryan Denton, The New York Times/Contrasto)

È stata assegnata ai pescatori di Lampedusa la Colomba d’oro per la pace 2014, il premio istituito trent’anni fa dal centro di documentazione Archivio disarmo.

Quest’anno la giuria ha deciso di concentrare la sua attenzione sul Mediterraneo e per questo, spiegano gli organizzatori, il premio internazionale è stato assegnato a quegli abitanti di Lampedusa “da anni impegnati in un’opera di assistenza e soccorso ai migranti, adempiendo una legge non scritta, quella del mare, che prescrive di aiutare, in qualsiasi situazione, chi è in difficoltà”. Un riconoscimento importante in un anno che ha fatto registrare la più grave tragedia del mare, quella del 3 ottobre in cui hanno perso la vita la vita oltre 300 migranti, quasi tutti eritrei. “Non siamo eroi”, spiega a Redattore sociale Piero Billeci, presidente dell’associazione Pescatori di Lampedusa. “Siamo gente di mare che rispetta e all’occorrenza assiste e soccorre chiunque navighi per il Mediterraneo, senza distinzione del colore della pelle”.

Per la sezione giornalisti il premio è stato dato a Maria Gianniti di Radio Rai, per aver “costantemente dato conto dei principali conflitti internazionali sino alla viva testimonianza della guerra civile in Siria”; ad Alberto Negri del Sole 24 Ore, la cui “capacità interpretativa ha aiutato a conoscere e comprendere molti degli eventi bellici e politici in medioriente e altrove”; e a Gabriella Simoni di Studio aperto, che “per oltre vent’anni è stata in prima linea sui fronti più caldi dei grandi conflitti internazionali”. La cerimonia di consegna dei premi si terrà il 3 luglio a Roma.

Stefania Mascetti lavora a Internazionale. Su Twitter: @smasc

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