*Caro economista, sono molto preoccupata per la proliferazione di film e videogiochi violenti. Non si possono stabilire regole più severe in proposito? – Maria, New York *
Certo, c’è un problema potenziale. Se guardi un film di Martin Scorsese e poi cominci a picchiare selvaggiamente le persone o vai in giro con una pistola, per gli economisti rappresenti delle “esternalità negative”. È una cattiva notizia per i tuoi concittadini ma non per Scorsese o l’industria cinematografica, a meno che tu non spari a qualcuno nel foyer. Una tassa su questo tipo di film e videogiochi può essere un’idea. Ma i film violenti generano davvero violenza? Probabilmente al cinema è più rischioso fare rumore mangiando popcorn o parlando al cellulare.
Gli economisti Gordon Dahl e Stefano Della Vigna hanno calcolato che negli Stati Uniti i film violenti prevengono 175 aggressioni al giorno. Quando vengono proiettati in una determinata città, lì i crimini diminuiscono e restano bassi fino al mattino dopo: cioè tengono impegnati i giovani aggressivi, che altrimenti starebbero a ubriacarsi e a fare a botte. Se va in onda una commedia romantica, i pub si riempiono e l’aggressività aumenta. Che il governo debba incentivare i film violenti?
Internazionale, numero 907, 22 luglio 2011
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