C’è una medaglia d’oro che l’anno prossimo la Cina vincerà sicuramente: quella delle Olimpiadi più costose della storia. E ci vorrà molto tempo prima di battere questo record.

Manca meno di un anno all’apertura dei giochi e, senza contare la costruzione degli impianti sportivi, nessuna città al mondo si è mai trasformata così rapidamente come Pechino. Nemmeno Dubai, nonostante i grossi cambiamenti, riesce a stare al passo. Con un milione e mezzo di abitanti Dubai è solo una grande città, mentre Pechino con 15 milioni di abitanti è una metropoli.

L’aeroporto principale di Pechino è stato inaugurato nel 1999 e sono passati tre anni da quando nel 2004 la struttura originaria è stata ampliata con un secondo terminal. Oggi è l’aeroporto asiatico con il maggior traffico aereo.

E quando, poco prima delle Olimpiadi, sarà inaugurato il Terminal 3 progettato dall’architetto Norman Foster (insieme a una nuova pista di atterraggio e a un collegamento ferroviario con la città) sarà il più grande aeroporto del mondo.

Anche la metropolitana è cresciuta molto velocemente. La prima linea di Pechino è stata inaugurata nel 1969 e usata a pieno regime solo nel 1977. Nei cinque anni che precedono l’apertura delle Olimpiadi, Pechino avrà aggiunto altri 155 chilometri di linee (Roma ci ha messo 50 anni a coprire un quarto di quella distanza) ed entro il 2015 la città avrà una rete sotterranea lunga 550 chilometri.Pechino supererà la più grande metropolitana europea, quella di Londra con oltre 400 chilometri.

Parigi, Madrid e Mosca oscillano tra i 200 e i 300 chilometri. In Italia, quando verrà aperta la linea B1, la città eterna avrà solo 41 chilometri di binari. Mentre Milano ne ha appena 73.

Internazionale, numero 720, 23 novembre 2007

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