Open University Europe, un sito promosso dalla Commissione europea, aggiorna di continuo l’informazione sui mooc e, più in genere, sulle tecnologie informatiche e video che integrano la didattica. Tra breve una grande occasione di confronto diretto dei prodotti di queste tecnologie sarà offerta dal Bett, il British educational training and technology show.

Il Bett opera dal 1985 organizzando a Londra mostre annuali che, per il loro crescente successo, dal 1993 si svolgono nel grande Olympia exhibition centre. Qui anche quest’anno dal 22 al 25 gennaio si svolgerà lo show, accompagnato da tavole rotonde, conferenze, seminari per insegnanti. A questi il Bett, che è nato per le industrie, rivolge sempre di più la sua attenzione: sono loro i penultimi destinatari, strategici (almeno in teoria) per accedere alla fruizione degli ultimi, gli allievi, cioè la clientela che dovrebbe essere decisiva.

Open University Europe presenta centinaia di materiali e piattaforme riorganizzabili con criteri flessibili: per livelli scolastici di destinazione, da scuole a formazione aziendale e università (dominanti, a quanto pare); per materie di studio, umanistiche, tecniche, scientifiche; per durata dei corsi, da alcune ore a due anni; per lingua (domina l’inglese, seguito da spagnolo, francese, tedesco); per paese o gruppo di paesi di produzione. Tra questi prevale il Regno Unito (127 produzioni) , seguito dall’Italia (106), da Spagna, Germania, Grecia, Romania e un’altra decina di stati.

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