Le Parisien del 29 aprile ha annunziato di essere a conoscenza d’un rapporto riservato: di recente più di metà dei dirigenti delle scuole elementari “sono stati aggrediti verbalmente o fisicamente”. Lo scoop è rilanciato subito da altri giornali e reti televisive: “I maestri hanno paura dei genitori”. L’autore del rapporto è Georges Fotinos, presentato dal Parisien come “ex ispettore generale del ministero dell’istruzione” e “ricercatore” dell’Observatoire international de la violence à l’école. Lo scoop è una bufala, però la cosa è interessante. La bufala ha circolato perché anche in Francia c’è una disposizione mentale, un frame, che la rende credibile. E in un paio di giorni la stampa migliore ha smontato lo scoop.

Come spiega Le Monde, Fotinos non è mai stato “ispettore”, ha solo avuto incarichi di ricerca e l’Observatoire smentisce di averlo tra gli associati. Non solo: non c’è nessun nuovo rapporto, Fotinos e Le Parisien si rifanno a un rapporto pubblicato dallo stesso Fotinos nel sito di Casden, la banca cooperativa degli insegnanti, con tono e contenuti ben diversi, a cominciare dal titolo: “Lo stato dei rapporti tra scuola e famiglie tra sfiducia, diffidenza e benevolenza”. Inoltre ai questionari inviati da Fotinos aveva risposto meno del 6 per cento dei dirigenti, solo in parte registrando problemi nelle relazioni coi familiari: un terzo si è detto “assillato” da loro, un quarto ha lamentato minacce o insulti, lo 0,7 per cento ha avuto spintoni, lo 0,2 dei colpi.

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