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La vita possibile
Di Ivano De Matteo. Con Margherita Buy, Valeria Golino. Italia, 2016, 107’

Una delle più belle sorprese di questa rentrée cinematografica è certamente La vita possibile di Ivano De Matteo, che funziona anche grazie a uno straordinario cast e a una bravissima sceneggiatrice, Valentina Ferlan. La vita possibile si apre con una scena di violenza: Valerio (Andrea Pittorino, un piccolo grande attore di 13 anni) guarda terrorizzato il padre che urla e picchia la madre, Anna (Margherita Buy). La scena è breve e la violenza sulle donne viene trattata con una delicatezza insolita, completamente controcorrente rispetto al voyeurismo al quale siamo ormai abituati.

Ed è proprio quest’approccio che dà forza al film. Per proteggere il figlio, Anna trova il coraggio di scappare e si rifugia a Torino dalla sua amica Carla (Valeria Golino). La volontà di ricominciare una nuova vita ripartendo dall’amicizia tra donne è il vero tema del film. All’inizio le cose non sono facili per nessuno. Soprattutto per il ragazzo. I suoi primi nuovi amici sono una prostituta dell’est, Larissa (Caterina Shulha), e un vicino di casa, Mathieu (Bruno Todeschini). Il rapporto tra la madre e il figlio ha dei momenti di forte tensione emotiva ma le ultime scene, riprese nel magico museo del cinema di Torino, ci lasciano molto fiduciosi. Quasi felici!

Questa rubrica è stata pubblicata il 7 ottobre 2016 a pagina 86 di Internazionale.Compra questo numero| Abbonati

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