Sono un gay di 40 anni con una vita abbastanza solida (lavoro, casa, eccetera). Non ho però mai avuto una relazione duratura. Sono uscito con questo tizio, D, tre volte, e per tre volte l’ho scaricato. Mi sento veramente un coglione. D mi attrae, è tenero, sexy e spiritoso, ma è anche palesemente gay. Ho paura che a mia madre non piaccia – le ho sentito fare commenti sprezzanti sul fatto che gli uomini chiaramente gay “sbandierano” la loro sessualità – e io e mia madre siamo molto uniti.

Adesso io e D abbiamo ricominciato a vederci, e ce la stiamo spassando. Lui non è arrabbiato con me. L’idea è quella di continuare a vederci e basta, e io non so che cazzo sto facendo. Devo semplicemente vedere come va?

- Messed Up Dude

Vediamo se ho capito, MUD: a te D piace, ti prende, ed è tenero, sexy e spiritoso. Però lo hai scaricato tre volte perché la mamma non sarebbe d’accordo, e tu e la mamma siete tanto uniti. Davvero temi che in questa relazione il gay stereotipato sia D?

Sono una ragazza di 23 anni appassionata di uomini disabili. Mi attraggono tutti i tipi di disabilità, ma in particolare le paralisi cerebrali gravi e i tetraplegici. Solo che tra le mie passioni ci sono i viaggi, lo sport, la bici, il campeggio, il volontariato per le catastrofi naturali all’estero e un sacco di altre cose che sono difficili se non impossibili per chi non può camminare.

Di conseguenza ho sempre frequentato uomini non disabili. A scopare un disabile mi sentirei in colpa, avrei la sensazione che sulla nostra relazione ci fosse una “data di scadenza”. Secondo te farei male a cercare uomini disabili soltanto per il sesso? Non mi sento in colpa per com’è fatta la mia sessualità, ma all’idea di usare un uomo disabile per il sesso sì.

- Some Chick Who Likes Wheels

Magari dovresti lasciarlo decidere all’uomo disabile in questione, se gli va di farsi usare per il sesso. Ad alcuni non dispiacerà, proprio come ad alcuni maschi gay non dispiace essere usati per il sesso da altri maschi bisessuali o gay non dichiarati a cui non interessa avere una relazione con un uomo, ma solo scoparci.

Gli adulti disabili sono adulti, e quindi liberi di fare le loro scelte. A patto che siano scelte informate – a patto che tu non inganni nessuno per infilarti nelle sue mutande o sulla sua sedia a rotelle – tu non fai nulla di male.

Nel Savage Lovecast di questa settimana, Dan parla con un’ex spogliarellista del suo senso di vergogna nascosto/latente. E poi un’intervista a Daniel Bergner, autore del libro What Do Women Want?, che parla appunto di cosa vogliono le donne. Tutto su savagelovecast.com.

(Traduzione di Matteo Colombo)

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