CARI LETTORI: Sophia Wallace, l’artista concettuale newyorkese artefice del fantastico progetto Cliteracy, è stata ospite del mio podcast poco tempo fa. (Per ascoltare la nostra chiacchierata, andate su savagelovecast.com e cercate l’episodio 371). Durante la puntata, Wallace mi ha raccontato che una mia rubrica di diversi anni fa sull’importanza del clitoride l’ha molto colpita, quand’era adolescente, al punto che conserva quel ritaglio di giornale ancora oggi.

Questa settimana ho deciso di ripubblicare la rubrica in questione per tre validi motivi: l’ignoranza in materia di clitoride continua a imperversare (ecco perché il lavoro di Wallace è così importante), ripubblicarla mi permette di promuovere il lavoro di Wallace (per informazioni, andate su sophiawallace.com), e infine è Natale, quindi mi prendo la settimana libera.

Avviso ai nuovi lettori: per i primi anni di questa rubrica, chi mi scriveva le lettere esordiva con “Ciao, frocio”. Oggi, naturalmente, solo mio marito può rivolgersi a me in quel modo. Buon anno!

Ciao, frocio

La domanda che ti faccio riguarda la mia attuale fidanzata e la mia ex fidanzata, perché ho avuto lo stesso problema con tutte e due. Entrambe dicono che a letto sono bravo. Facciamo e facevamo l’amore per ore. Solo che nessuna delle due riesce a raggiungere l’orgasmo con la sola penetrazione.

*Entrambe ci mettono mezzo secondo con la masturbazione, e qualche minuto con il sesso orale. Dicono che con me, durante la penetrazione, ci vanno molto vicino. E anche che non devo preoccuparmi. Ma se non mi preoccupassi non sarei uno di quegli uomini di cui le donne si lamentano sempre? Sta cominciando a venirmi un complesso. Non capisco cosa sbaglio. *

Mi chiedo se non sarebbero più soddisfatte con un uomo più dotato. Durante il rapporto, mi rendo conto che comincio a sentirmi scoraggiato: penso che a lei non piacerà mai tanto quanto piace a me, e a volte questi pensieri me lo fanno ammosciare sul più bello. Dimmi cosa devo fare, per favore.

– Brooklyn

Ciao, Brooklyn

Il tuo desiderio di non essere “uno di quegli uomini di cui le donne si lamentano sempre” è encomiabile, ma lo sarebbe ancor di più se ti prendessi il disturbo di imparare qualcosa sul corpo e sull’orgasmo delle donne, prima di cominciare a scopartele.

Una notizia appena giunta in redazione: le donne che non riescono “a raggiungere l’orgasmo con la sola penetrazione” sono la maggior parte. Perché? Perché la parte sensibile del clitoride - che nel piacere sessuale della donna svolge un ruolo fondamentale quanto quello della tua cappella - è situata al di fuori e al di sopra della vagina, non dentro e in fondo.

Mi segui? Il clitoride non è un bottoncino della felicità in fondo al canale vaginale. Non importa quanto ce l’hai grosso, quant’è duro o quanto in fondo riesci a spingerlo (ok, conta anche tutto questo, ma non per l’argomento che stiamo trattando): il punto è il clitoride!

Anche se alcune donne hanno il clitoride inclinato in modo tale che la stimolazione procurata dallo stantuffamento è sufficiente a farle godere, altre ce l’hanno in posizioni meno comode, e per portarle all’orgasmo bisogna impegnarsi tanto. Non finisce mai di stupirmi la quantità di maschi eterosessuali che ignora queste vaginozioni di base.

Stando a Cosmo - la mia lettura di riferimento per tutte le questioni inerenti l’anatomia, la reattività sessuale e la cosmetica femminili - le donne che per raggiungere l’orgasmo hanno bisogno di stimolazione al di là del rapporto vaginale sono ben il 70 percento.

Immagina la situazione a ruoli ribaltati, Brooklyn: durante il sesso, la tua nuova ragazza non si cura minimamente della tua cappella, al massimo si degna di fornirti un po’ di stimolazione indiretta. Magari ti sfiora l’uccello con il piede mentre tu con la lingua la trascini di orgasmo in orgasmo. Anche se è un’attività che puoi apprezzare (specie se sei un feticista dei piedi), difficilmente ti farà venire.

Ti diverti, provi piacere, ma di orgasmi non se ne parla. Dopo un po’, sollevi il muso fradicio dal suo inguine e le chiedi di toccarti direttamente la cappella. Lei si ritrae inorridita, e comincia a dirti che tutti i suoi precedenti fidanzati riuscivano a venire semplicemente sfiorandogli il cazzo. “Che problema hai?” ti chiede.

Tu come reagiresti, Brooklyn? Probabilmente così: ti alzeresti dal letto, ti rivestiresti, le diresti che sta sparando cazzate, o meglio che delira, e prima di prendere la porta le comunicheresti che tutti i suoi precedenti fidanzati erano dei bugiardi. Non ti accontenteresti mai della stimolazione indiretta, e quindi perché dovrebbero farlo le tue fidanzate?

Spezzerò una lancia in tuo favore: è anche probabile che non sia tu l’unico responsabile della tua ignoranza e dei tuoi problemi. Le donne con cui sei andato a letto finora potrebbero aver contribuito. Molte donne, quando cominciano a fare sesso, lo fanno convinte di dover raggiungere l’orgasmo con la sola penetrazione, perché è così che funziona l’orgasmo femminile nei film, nella pornografia e nei romanzi rosa.

Curiosamente, è anche il modo in cui sono convinti che funzioni l’orgasmo femminile i loro giovani e poco informati fidanzati. Di conseguenza, alcune ragazze si autoconvincono di raggiungere l’orgasmo mentre i loro partner sono lì che spingono e ansimano. Altre lo fingono per paura che il fidanzato, se non riescono a venire con la semplice penetrazione, pensi che siano guaste.

Siccome le giovani donne poco esperte tendono a fare sesso con giovani uomini poco esperti, questi orgasmi simulati o frutto di autosuggestione possono instillare nei secondi idee infondate su come funziona il corpo delle donne, e purtroppo anche delle proprie doti sessuali. I ragazzi incapaci-a-letto veleggiano allegri attraverso la loro vita sessuale fino al momento sconvolgente in cui si ritrovano accanto una donna che pretende un po’ di stimolazione manuale o tanto sesso orale.

Quando un maschio si ritrova a letto con una donna che nell’atto sessuale rivendica per il suo orgasmo (e per il suo clitoride) un ruolo centrale quanto quello dell’orgasmo di lui (e della sua cappella), questi maschi - questi cari, teneri, adorabili maschietti da riproduzione - vanno in paranoia dura. Pensano che la nuova fidanzata sia una specie di ninfomane psicotica, oppure, come nel tuo caso, che le proprie capacità amatorie siano peggiorate, o di colpo si convincono di non avere l’uccello abbastanza grosso.

Solo che la nuova fidanzata non è una ninfomane psicotica. Semplicemente, non è uno zerbino. E non è che le capacità amatore del maschietto sono peggiorate: non sono mai esistite. Quando alla specifica questione del tuo uccello, Brooklyn, può essere troppo grosso, troppo piccolo o anche giusto, ma quasi tutte le donne, per raggiungere l’orgasmo, oltre a scopare hanno bisogno di essere stimolate, e questo indipendentemente dal cazzo del loro amante. Le dimensioni del tuo pisellino più di tanto non contano, se non forse sul piano estetico.


Hai paura che alla tua ragazza “il rapporto sessuale non piacerà mai tanto quanto piace a me” e questa paura a volte te lo fa ammosciare. Non temere: a lei scopare piacerà esattamente quanto a te, a patto che quando la scopi ti ricordi di prestare attenzione al suo clitoride. Se non hai le braccia fratturate o legate, mentre la stantuffi allunga una manina e toccale il clitoride. Chiedile di masturbarsi mentre la scopi.

Provate posizioni diverse per capire se cambiando l’angolazione della penetrazione il clitoride viene stimolato in modo più diretto, e poi lascia che sia lei a controllare la velocità e l’intensità della penetrazione. Falla venire con la bocca o con la mano prima di scoparla. Compra in un sex shop qualche stimolatore per clitoride da usare durante la penetrazione.

Le possibilità sono infinite. Informati sul corpo femminile, ascolta gli spunti verbali che ti offre la partner, cerca di cogliere quelli fisici, e fai del suo piacere la priorità. Ecco come si evita di diventare “uno di quegli uomini di cui le donne si lamentano sempre”. In bocca al lupo.

Per le feste, regalate un Savage Lovecast! (www.savagelovecast.com)

(Traduzione di Matteo Colombo)

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