Sono una donna di 30 anni che ha una splendida relazione con un coetaneo. Sono anche sottomessa e masochista. Lui è dominante e disponibile a infliggere dolore. Nessuno dei due ha molta esperienza in materia di sadomaso, ma insieme ci divertiamo.
Al mio ragazzo piace tirarmi pugni nella pancia. Io sono felice di accontentarlo, e la cosa comincia a piacermi. Lui preferisce farlo quando ho i muscoli addominali rilassati. È rischioso? Che precauzioni dovremmo prendere?
Il fatto che io usi la spirale va tenuto in conto? E se mai dovessi rimanere incinta, durante la gravidanza dovremmo smettere?
– Belly Erects Long Lovely Youknowwhat
“Esistono dei limiti alla consensualità che solo una persona e il suo partner sono in grado di valutare”, dice la dottoressa Leah Torres, ostetrica-ginecologa specializzata in pianificazione famigliare. “Ma io consiglio sempre di dare la priorità alla sicurezza”.
E in quello che fate, BELLY, la dottoressa Torres vede dei rischi. “I muscoli addominali proteggono e mantengono al loro posto l’intestino, il fegato, la milza, il pancreas e via dicendo, e traumi violenti come un pugno nello stomaco possono essere pericolosi, specie se i muscoli sono rilassati e non possono svolgere la loro funzione protettiva”, dice la dottoressa Torres.
“Se per esempio uno ha un’infezione come il citomegalovirus, la milza può danneggiarsi più facilmente. Il trauma può provocare la rottura della milza, con conseguente emorragia interna ed esiti a volte letali. Non è un fenomeno comune, ma è un esempio di come ciò che sembra ‘non rischioso’ possa in determinate circostanze diventarlo”.
Quali precauzioni potresti prendere? Smettila di rilassare i muscoli addominali e usali — usa i muscoli addominali tesi e contratti — per proteggere i tuoi organi interni.
“Di rischi per la spirale non ne esistono, poiché si trova nell’utero, che è molto piccolo e situato nella parte inferiore del bacino”, dice la dottoressa Torres. “Ma quando una donna è incinta raccomanderei di evitare i pugni nella pancia nel modo più assoluto!”, aggiunge.
Sono un uomo gay sui 30 anni e ho una relazione con un uomo fantastico. Però a volte lui mi tratta come la donna della coppia, ed è una cosa che detesto!
Negli ultimi dieci ho fatto un dottorato. Mi sono mantenuto in forma ma senza avere il tempo per fare attività fisica in modo significativo. Ora ho cominciato a fare palestra intensamente, ma i risultati tardano ad arrivare. Peso circa 10 chili in meno del mio fidanzato, e ultimamente mi rendo conto che a letto non riesco a tenere il passo con il suoi livello di aggressività.
Un paio di volte lui ha perfino scherzato sul fatto che nella nostra coppia io sarei la donna, e questa cosa non mi piace. Anche se è vero che a letto non sono in grado di prenderlo e rivoltarlo come mi pare. Vorrei che nel sesso mi vedesse come un maschio, ma prima di raggiungere la sua forma fisica mi ci vorrà ancora un anno o due. Qualche idea su cosa posso fare nel frattempo?
– Not One To Feel Entirely Masculine
Solo una, NOTFEM: ripigliati. Vedere un uomo che si tormenta perché sente di avere una virilità fragile raramente lo fa sembrare più virile. (E nemmeno più femminile. Lo fa solo sembrare ridicolo). E non sono certo 10 chili di muscoli a fare di te un uomo, così come non lo è il fatto di darlo o prenderlo.
A fare di te un uomo è il fatto di star bene con te stesso. No, scusa, cancella. Stare bene con te stesso fa di te una persona, una persona dignitosa, sopportabile, sicura e attraente. (E un uomo passivo a letto resta sempre un uomo, Cristo!).
Se il tuo ragazzo dice qualcosa che ti infastidisce (“La donna sei tu!”), digli di piantarla. Ma forse il tuo ragazzo “scherza” sul fatto che il passivo sei tu perché è quello che gli piace. Se lui preferisce essere quello che lo dà, o devi trovarti un altro fidanzato, oppure devi smetterla di basare la percezione della tua virilità su una cosa tanto arbitraria come il giochino di chi lo dà e chi lo prende, o di chi solleva più pesi in palestra.
Scoprite il Savage Lovecast (il mio podcast settimanale) ogni martedì su savagelovecast.com.
(Traduzione di Matteo Colombo)
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