Sono un uomo gay e sto per compiere 35 anni. Non so perché, ma i 30 non sono stati un problema. L’idea di trovarmi a metà strada verso i 70 invece mi sta mandando in paranoia. Il mondo gay è ossessionato dalla giovinezza e dalla bellezza, e una volta che non sei più giovane e figo, la tua vita è finita. Se non hai il culo sodo, gli addominali a tartaruga e un gran cazzo, non vali niente. Perché il mondo gay è così superficiale?
– One Very Enraged Romantic
Ed Murray aveva 58 anni quand’è diventato sindaco di Seattle. Larry Kramer ne aveva 52 quando ispirò la fondazione di ACT UP. Bayard Rustin ne aveva 51 quando nel 1963 organizzò la storica marcia su Washington. Harvey Milk ne aveva 47 quando fu eletto consigliere comunale a San Francisco. Barney Frank ne aveva 41 la prima volta che entrò al congresso, e 73 quando l’anno scorso è andato in pensione.
Neil Patrick Harris aveva 41 anni quando ha vinto un Tony Award come protagonista del revival a Broadway di Hedwig and the Angry inch. Jonathan Capehart ne aveva 40 quando nel 2007 è entrato a far parte del comitato editoriale del Washington Post. Tony Kushner ne aveva 37 quando vinse il premio Pulitzer per Angels in America. George Takei (77), RuPaul (53), Andrew Sullivan (50), Andy Cohen (46), Jared Polis (39). Potrei andare avanti.
Se pensi che i gay over 35 – o 50 o 60 o 70 – non abbiano alcun contributo da dare, OVER, allora non è il “mondo gay” a essere superficiale, sei tu.
(Traduzione di Matteo Colombo)
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