Qualche settimana fa hai risposto alla lettera di Seeks Discreet Call Service, una donna sposata e in coppia aperta che incontra gente rimorchiata su Tinder nelle stanze degli alberghi dove dorme quando viaggia per lavoro. Era preoccupata per la sua incolumità e voleva che qualcuno potesse controllare come stava, solo che non poteva dirlo al marito (perché hanno un accordo “non si chiede e non si dice”), né alle amiche (a cui non ha detto che la sua è una coppia aperta). Nello specifico, chiedeva se esiste un’app che facesse al caso suo, e tu gli hai detto che non c’è. Ma ti sbagli, Dan! Ce ne sono diverse.
Un paio d’anni fa è uscito un articolo su PCWorld (5 personal safety apps that watch your back) e un’app in particolare, Kitestring, ha avuto recensioni ottime. Il succo è che tu punti un timer, e quando scatta devi segnalare all’app che stai bene, altrimenti lei contatta automaticamente i servizi di soccorso o un numero indicato da te, comunicando che ti trovi in un certo posto e sei nei guai. Perciò vedi che la tecnologia ce l’ha, una soluzione al problema di SDCS!
–Technological Enhancements Can Help
Ragazzi se l’ho cannata, quella risposta. Per cui grazie a TECH e a tutti quelli che mi hanno fatto scoprire Kitestring, StaySafe, Watch Over Me, bSafe e tutte le altre app che fanno esattamente quel che serve a SDCS.
(Traduzione di Matteo Colombo)
Questo articolo è stato pubblicato su The Stranger.
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