Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.
Sono una trentenne asiatico-americana, cisessuale ed eteroflessibile. Mi hanno da poco diagnosticato un disturbo bipolare di tipo II. Prendo farmaci – il dottore me li sta regolando a poco a poco – ma per il momento non faccio psicoterapia, perché l’ultimo terapista non era un granché e ancora non sono riuscita a trovarne un altro. La mia domanda riguarda il rapporto tra bipolarismo e bdsm. Uno dei sintomi più comuni, nella fase maniacale del disturbo bipolare, è il “comportamento sessuale a rischio”, il che per me significa “rischio di rovinarsi la vita privata o professionale”, e ogni volta che un medico mi fa quella domanda rispondo sempre di “no”. Mi è capitato di avere rapporti occasionali, ma per il resto ho sempre fatto sesso in relazioni chiuse e monogame, ovvero l’esatto opposto di un comportamento sessuale a rischio. Ultimamente, però, mi sono resa conto di avere gusti abbastanza estremi (bdsm e giochi di ruolo). Nulla che definirei di livello avanzato, ma non è che me ne intenda. Ho anche delle fantasie più estreme, quelle sì di livello avanzato, ma non le ho mai messe in pratica. Sono solo una bipolare feticista? Le due cose sono in qualche modo collegate? Rischio di entrare in fase maniacale e cominciare a realizzare (o cercare di realizzare) alcune delle fantasie avanzate che ho in testa?
–Kinky And Bipolar
P.S. L’ho chiesto anche al dottore via email, ma non mi ha ancora risposto e non so bene quanto sia aperto sulle questioni sessuali, così ho pensato di chiedere un secondo parere.
P.P.S. Al momento sono in fase così maniacale che fatico a correggere, per cui nella lettera potrebbero esserci cose strane o incomprensibili. Scusa!
“Le mie congratulazioni a KAB per aver chiesto aiuto, e per come si sta impegnando per trovare una stabilità”, risponde Ellen Forney, autrice di Rock steady: brilliant advice from my bipolar life, premiato manuale di auto-aiuto su come mantenere la propria stabilità, e della graphic novel autobiografica Marbles: io, Michelangelo e il disturbo bibolare. “Vorrei anche darle il benvenuto nel mondo del BIPOLARISMO! Hip-hip, urrà e stelle filanti!”.
Lo specifico sintomo maniacale che ti preoccupa – darsi a pratiche sessuale molto rischiose – si chiama “ipersessualità”, ed è quel che succede quando una scarsissima capacità di giudizio incontra una libido sovraccarica.
“Ma si tratta di ipersessualità solo se ostacola una vita che per il resto funziona più o meno bene”, chiarisce Forney. “Per esempio se ci si masturba tutto il giorno anziché andare al lavoro, o si inseguono avventure che guastano una relazione, o si fa sesso non protetto con sconosciuti”.
Se la tua diagnosi è corretta e soffri di disturbo bipolare di tipo II e non I, KAB, potresti essere meno soggetta a un’ipersessualità incontrollabile.
“Tecnicamente, il disturbo bipolare di tipo II comporta un’alternanza di ipomania (mania di lieve entità) e depressione”, spiega Forney, “per cui i suoi picchi saranno meno acuti di quelli di una persona con disturbo bipolare I, in cui l’ipersessualità può diventare davvero pericolosa”.
Sottolinea Forney che, quando si tratta di disturbo bipolare, le diagnosi errate non sono rare, per cui ti conviene fartela confermare. Ma le tue vecchie fantasie in sé e per sé - avanzate o meno che siano - non per forza sono legate alla malattia, KAB, e finché riesci a esprimerle ed esplorarle in modo sicuro non farai nulla di eccessivamente rischioso o sbagliato.
“Il bdsm in sé non costituisce pratica sessuale sintomatica, indipendentemente da ciò che le risponderà il dottore”, dice Forney. “Come per chiunque altro, non c’è nulla di necessariamente sbagliato nel sentirsi sufficientemente disinibiti da desiderare pratiche bdsm avanzate, a patto di non esporre a rischi se stessi o chiunque altro. L’obiettivo di KAB, in definitiva, dev’essere sentirsi abbastanza stabile da confidare nella sua capacità di giudizio. Per il momento può limitarsi a valutare i rischi quando si sente stabile, in modo da poter stabilire in modo equilibrato cosa sia troppo rischioso e cosa no”.
Forney ti consiglia inoltre di parlare dei tuoi limiti con i partner e gli amici, possibilmente quando non sei arrapata, in fase maniacale o entrambe le cose.
“In questo modo, partner e amici potranno aiutarla a capire se sta oltrepassando i limiti che si è data”, spiega Forney. “E rendersi conto che all’improvviso è tentata di oltrepassare i limiti può essere il segnale del fatto che sta entrando in fase ipomaniacale, e che quindi deve fare qualcosa per stabilizzarsi, per esempio dormire meglio, regolare i farmaci e altre opzioni che illustro in Rock Steady!”.
P.S. Se il tuo medico non risponde alle domande sul sesso - o fornisce solo risposte inutili, moralistiche o offensive per le tue inclinazioni - trovati un altro medico.
P.P.S. Ci sono lettere che, per capire cosa cazzo dicono, devo rileggere tre volte. La tua era non solo lucida, ma adorabile.
P.P.P.S. Rock steady è raccomandato dagli psicoterapisti di tutto il paese, e per il lavoro fatto con Rock steady e Marbles, Forney si è vista assegnare un Media Partner Award della National Alliance for Mental Illness. Il suo punto di vista, i suoi consigli e le strategie che propone ti saranno d’aiuto. E siccome Forney è un’artista dotata di humor, entrambi i libri sono letture deliziose.
Sono una donna di 36 anni in coppia con il fidanzato da sette. Prima di metterci insieme siamo stati amici per quattro anni. Lui è uno che ci mette un sacco a prendere le decisioni e non corre rischi, mentre io sono un po’ l’opposto. In certe situazioni credo si debba fare un salto nel buio, e se poi ti rendi conto di aver sbagliato impari e cresci. Quando mi sono trasferita nella sua città, per sei anni abbiamo convissuto in una casa di proprietà della sua famiglia. Lui sta aspettando nella speranza, un giorno, di ereditare la proprietà. Siccome io non vivo nella speranza che un giorno succedano cose sulle quali non ho controllo, a un certo punto ho comprato casa, e ci siamo trasferiti lì. Non dividiamo le spese esattamente a metà perché lui dice che deve occuparsi anche dell’altra casa. Sono passati sei mesi e comincio a spazientirmi, perché voglio che si impegni davvero. Ne abbiamo parlato tante volte, e gli ho dato tempo fino alla fine dell’anno per decidere se dobbiamo andare ciascuno per la sua strada. Gli ho detto che se stiamo insieme dobbiamo fare squadra e sostenerci a vicenda. Lui è rimasto spiazzato, perché pensava andasse tutto benissimo. E ha detto una cosa che mi ha fatto mettere in dubbio tutto quanto: “Secondo me, quando è il momento di fare un passo avanti e stare con una persona per sempre, devi sentirlo”. Mi ha veramente spiazzato. I miei amici dicono che non posso volerlo solo io, deve volerlo anche lui. È ora di voltare pagina?
_–__Mulling Over Very Emotional Options Now_
Volta pagina, MOVEON, ma tenendo la mente aperta. Forse, vedendoti voltare pagina, il tuo fidanzato si renderà conto che davvero vuole stare con te per sempre – lo aiuterà a “capire” – e se nel frattempo avrai capito che in realtà non vuoi stare con lui, potete sempre tornare indietro (e voltare pagina) insieme in futuro. Ma a meno che quell’eredità non sia una cosa sicura - della quale entrambi beneficerete sul lungo periodo - lui deve pagare la sua parte. Basta scroccare.
Perché a me, femminista, deve andar bene il drag? In cosa è diverso dal dipingersi la faccia per interpretare una persona di colore?
–Tough Question
Il drag può essere sessista, TQ, ma non per forza. E se fatto bene non lo è. Dipingersi la faccia di nero è razzista sempre. Il drag celebra l’arte della presentazione iperfemminile. Il drag dimostra che buona parte di quel che consideriamo “naturalmente” femminile non soltanto è un costrutto sociale, ma letteralmente una costruzione. Il drag ha il potere di far saltare in aria il sessismo, di denunciarlo, complicando i preconcetti e i luoghi comuni su cosa significhi essere una donna. Dipingersi la faccia di nero non fa altro che rafforzare e amplificare il razzismo.
(Traduzione di Matteo Colombo)
Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.
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