Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

L’unica esperienza sessuale della mia vita è stata quando mi hanno stuprato. L’unica persona che abbia mai manifestato una passione per me, l’unica che mi abbia mai fatto sentire sexy e desiderabile, è stata il mio stupratore. Gli altri conservano nella memoria i rapporti sessuali che hanno avuto, fantastici o terribili che siano, mentre io ricordo solo un crimine sessuale. Uno dei motivi per cui sono stato stuprato è che ero talmente ossessionato dal desiderio di trovare un partner che sono uscito con una persona con cui non sarei dovuto uscire, mettendomi in una situazione potenzialmente pericolosa. Dicendo questo non voglio addossarmi la colpa di quello che è successo. Mi limito a elencare i fatti. Non so come trovare un partner che mi desideri e che io desideri. A peggiorare la situazione c’è il fatto che la categoria a cui appartengo non è esattamente tra le più richieste: sono un maschio etero e sottomesso. Le donne dominanti sono quasi introvabili. Mi sono iscritto ai club e sono andato agli eventi, ma le persone che ho incontrato erano troppo vecchie o già accoppiate. Ho provato con gli annunci ma ho ricevuto risposte solo da uomini gay. Uscire con le mie colleghe è fuori discussione per ovvie ragioni, mentre lo speed dating ha prodotto risultati fallimentari. I servizi di escort e la prostituzione sono per me finanziariamente, legalmente, professionalmente ed eticamente inaccettabili. Mi dicono spesso “fatti un account su FetLife e vai ai munch”, ma ci ho provato per un anno senza concludere nulla. I siti di incontri sono pieni di annunci di uomini rivolti a donne che non suscitano alcuna risposta. Agli eventi a cui ho partecipato non ho mai incontrato una singola donna dominante. La masturbazione non mi provocava piacere nemmeno prima di essere stuprato, e ora è molto più difficile per me toccarmi. Immagino che potrei provare i sex toy e varie tecniche, ma credo che in definitiva niente possa sostituire un partner sessuale in carne e ossa. Mi scuso se sembro troppo pessimista, ma mi sembra di essere arrivato in fondo a un vicolo cieco in una vita sessuale che non è mai cominciata. Non so più cosa fare.

– Sexually Stillborn Submissive

Posso offrirti qualche consiglio pratico e un po’ di incoraggiamento, caro Sss, ma non posso aiutarti a superare il tuo trauma latente. Quindi, se non stai già vedendo un analista – se non hai ancora parlato con un professionista che lavora con gli uomini vittime di stupro – ti consiglio di trovarne uno.

Ma andiamo a noi… È vero, lì fuori ci sono molti più maschi sottomessi che femmine dominanti. Questo è il motivo per cui le donne possono guadagnarsi da vivere come dominatrici professioniste mentre gli uomini non possono sbarcare il lunario come sottomessi professionisti. Che fare? Semplice, devi continuare ad andare ai munch e agli eventi, perché non si getta la spugna dopo un anno. Devi presentarti al meglio e ricordare che stai giocando una partita lunga e a volte frustrante. Cerca di mantenere la calma, magari con l’aiuto di un analista aperto al mondo kink. Puoi e devi continuare a uscire con le donne che incontri lontano dai munch e dagli eventi kinky. Con loro ti consiglio di essere chiaro a proposito delle tue preferenze sessuali, dopo aver accertato un interesse reciproco ma prima che la situazione diventi seria.

Ti invito inoltre a divertirti con alcune delle coppie che hai incontrato – presumo che tu stia parlando di coppie etero – in modo rispettoso e responsabile, e manifestando la tua gratitudine dopo averlo fatto. Divertirsi con una donna che ha già un partner potrebbe non essere quello che vuoi, ma è meglio di non divertirsi affatto. Tra l’altro una coppia che ha imparato ad apprezzarti – difficile che accada se ribolli di rabbia e/o traumi esplosivi – potrà garantire per te se mai una delle rare donne dominanti dovesse presentarsi a un munch o a una festa.

Altri suggerimenti: alcune delle migliori dominatrici sono sottomesse frustrate, caro Sss, e alcune donne che oggi sono dominanti erano sottomesse all’inizio delle loro esplorazioni sessuali. Inoltre, nel corso degli anni ho incontrato molti uomini etero sottomessi i cui partner apprezzavano il sesso tradizionale ma erano anche persone aperte e generose, che nel tempo hanno imparato ad apprezzare il sesso d/s. Quindi non escludere le donne senza particolari perversioni, ma cerca di essere onesto spiegando chi sei e quale tipo di sesso ti interessa.

Infine, caro Sss, voglio sottolineare di nuovo l’importanza di parlare con un analista sessualmente aperto e specializzato nel curare le vittime maschili di stupro. Sei stato sfortunato e hai tutto il diritto di provare rabbia, ma riuscire a inquadrare il tuo dolore e la tua delusione con l’aiuto di un professionista (con cui magari sfogare le tue invettive) ti renderà pronto a vivere un rapporto entusiasmante con la tua prima partner dominante, in qualsiasi modo si manifesterà nella tua vita. Buona fortuna.

P.S. Alcune delle donne più argute, amabili ed emotivamente intelligenti che ho incontrato erano dominatrici professioniste. In ogni ambito esistono persone terribili, certo, ma le migliori dominatrici considerano i loro clienti come persone bisognose, non come portafogli ambulanti. In molti casi le dominatrici hanno aiutato i loro clienti a vivere in modo più sereno il mondo kink e dunque a conoscere altre persone kinky.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono gay e innamorato. Da tre anni ho una relazione monogama non tradizionale. Negli anni trascorsi insieme, io e il mio partner abbiamo avuto qualche rapporto a tre e abbiamo partecipato a qualche festino sessuale. Di recente abbiamo dovuto trascorrere un po’ di tempo in posti diversi e abbiamo avuto rapporti con altri uomini. Ora siamo tornati nello stesso posto e stiamo rivalutando i termini del nostro rapporto. Mi chiedo se sia giustificabile avere rapporti sessuali con altre persone per placare desideri che non sono soddisfatti all’interno del nostro rapporto. O forse è solo una via d’uscita semplice? Stiamo trascurando il dovere di adattarci sessualmente l’uno all’altro e raggiungere la piena soddisfazione sessuale all’interno della coppia? O invece dovremmo prendere atto che non ci soddisferemo mai reciprocamente del tutto e che sia naturale cercare altro per tappare i buchi?

– Binging On Your Show

P.S. Sono un nuovo ascoltatore e lettore da Lisbona. L’inglese non è la mia lingua madre. Grazie per tutto quello che fai!

Se tu e il tuo ragazzo volete fare sesso con altri e siete d’accordo su questo – e se avete avuto una conversazione aperta e onesta sulle regole, sui limiti e sulla sicurezza – allora non avete bisogno di una giustificazione per aprire il vostro rapporto (o per mantenerlo aperto). “Abbiamo parlato, siamo d’accordo, questo è quello che vogliamo entrambi” è l’unica giustificazione che vi serve.

Detto questo…

Anche se la volontà di permettere al partner di esplorare fantasie che non si condividono è uno dei motivi per cui le coppie aprono i loro rapporti (a volte solo di uno spiraglio), uscire dalle proprie zone di sicurezze e andare incontro al proprio compagno è sempre una buona idea. Se nessuno di voi due è disposto a provare qualcosa che l’altro vuole esplorare, caro Boys, probabilmente siete destinati e perdervi esperienze che potreste invece apprezzare parecchio.

Inoltre l’esplorazione sessuale con/per il partner può rafforzare il rapporto sentimentale. Essere Ggg (bravi a letto, generosi sessualmente e aperti nei limiti del ragionevole) è un consiglio che ho tirato fuori dal cilindro (o dal culo), ma la dottoressa Amy Muise dell’università di York ha studiato le persone “motivate ad andare incontro alle necessità sessuali del partner”, scoprendo che la disponibilità a esplorare gli interessi sessuali del proprio partner sentimentale comporta un miglioramento del rapporto emotivo. Essere kink insieme, dunque, ci fa diventare più legati.

Dunque ti consiglio di dare una possibilità alle fantasie del tuo partner, caro Boys, e rivolgerei lo stesso suggerimento anche a lui. Sempre che, naturalmente, uno di voi non le consideri disgustose o traumatizzanti. Se ti piacciono i piedi e a lui no, immagino che potrebbe consentirti di leccarglieli. Di contro, se a lui piace il fisting e a te no, permettergli di esplorare il fisting (e forse solo quello) fuori dal vostro rapporto potrebbe essere la soluzione migliore. A letto o nella sala dei giochi sessuali nessuno dovrebbe essere costretto a fare qualcosa che non vuole, ma c’è una differenza tra “questa fantasia sessuale non mi attira e non voglio metterla in pratica” e “questa fantasia non viene spontaneamente da me, ma potrei provarla”.

Non pensare che questo significhi adattarsi l’uno all’altro, né che esista un obbligo a fare tutto quello che vuole il tuo partner. Piuttosto vedila come disponibilità a sperimentare e crescere sessualmente insieme.

P.S. Hai descritto la tua relazione come “monogama”, ma mi sembra che sia sempre stata aperta. Andare avanti in un modo che finora ha funzionato mi sembra un’idea altrettanto valida.

Siamo una coppia etero sulla quarantina. Abbiamo amici molto stretti che sono più giovani e queer, e a volte gli diamo consigli sulla vita e i rapporti. Non vogliamo fare casino con la nostra prospettiva eteronormativa, quindi chiediamo a te: se un uomo gay esce con un altro uomo gay – un appuntamento programmato con la chiara intenzione di trascorrere la notte insieme – è sgarbato se uno di loro si mette a flirtare con altri uomini e sparisce per un po’ di tempo durante la serata? Al momento non c’è un rapporto definito, si è trattato solo di una serata trascorsa insieme. Per noi eterosessuali è una cosa abbastanza schifosa da fare, ma magari nella comunità gay maschile le aspettative e le regole condivise sono diverse.

– Seeking Input Today, Thanks You

Quello che avete descritto è un comportamento di merda a prescindere dall’orientamento sessuale. Una brava persona non organizza un appuntamento (chiaramente galante) in un club o a una festa e poi comincia a cercare un cazzo migliore. Se l’uomo che ha flirtato con altri non ha capito che per l’altro si trattava di un appuntamento – a volte si stabilisce di “incontrarsi” invece di chiarire le proprie intenzioni romantiche e sessuali – allora potrebbe esserci stato un malinteso. Ma se invece si trattava di un appuntamento (chiaramente galante) e si era esplicitamente programmato di trascorrere la notte insieme, allora il tizio che è scappato in cerca di un cazzo migliore è uno stronzo.

Certo, magari quello ha deciso a metà dell’appuntamento che non voleva trascorrere la notte con il vostro amico, e magari aveva anche un buon motivo per squagliarsela. Ma avrebbe dovuto usare la bocca e le parole per mettere fine all’appuntamento e dare al vostro amico la possibilità di andare a casa e/o cambiare marcia e mettersi a sua volta a cercare un cazzo. Una volta ho organizzato un appuntamento galante con un tizio ma abbiamo capito subito di non essere sessualmente compatibili, quindi abbiamo continuato la serata facendo da spalla l’uno all’altro. È stato possibile perché 1) la scelta è stata condivisa e 2) abbiamo usato la bocca e le parole per esprimerla.

A volte una persona esita a usare la bocca e le parole perché sa che l’altro non la prenderà bene, ma qualcuno che sceglie di mostrare quello che non ha il coraggio di dire, con indizi chiari come flirtare con altri uomini o sparire per farsi scopare in un bagno, è un codardo (ovvero una persona deprecabile) o un sadico (ovvero la persona sbagliata nel caso del vostro amico).

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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