Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Verso i trent’anni le mie tette hanno cominciato a ingrossarsi , così dal nulla. A ingrossarsi parecchio. Non ero aumentata di peso, hanno solo cominciato a crescermi le tette, senza più fermarsi. È stato tremendo. Sono una persona molto attiva, e quelle erano pesanti, mi intralciavano, uno strazio. Così mi sono fatta ridurre il seno ed ero felice come non mai. Di nuovo libera… per tre anni. Poi il seno ha ricominciato a crescere. Dall’intervento di riduzione sono passati cinque anni, e la cosa non fa che peggiorare. Le odio. Non le sopporto. Voglio risolvere il problema. Un altro intervento per ridurre il seno è fuori questione. È un’operazione grossa, costosa e con tempi di recupero lunghi, in più se rimane del tessuto mammario è inutile aspettarsi che non ricominci a crescere. La top surgery non è la mia soluzione preferita – vorrei tanto tenermi le tettine perfette che avevo dopo la riduzione – ma a questo punto le alternative realistiche sono o questo intervento o le tette enormi. Ho scelto la top surgery. Mi sento molto fiduciosa al riguardo: ci ho messo due anni di sforzi per trovare un chirurgo, fissare una data per l’intervento e tutto il resto. L’unico scoglio è mio marito – il mio meraviglioso marito, femminista, tenero, comprensivo – che è sconcertato e angosciato dalla mia decisione. È del tutto ragionevole! Lui è etero e teme di non trovarmi più attraente. Dice che un conto è sottoporsi a una doppia mastectomia quando si ha un cancro al seno e un altro è la chirurgia scelta da me e dal medico. Tiene alla mia felicità e non mi direbbe mai di non farlo, però man mano che si avvicina la data dell’intervento vedo che l’idea gli pesa sempre di più. Hai qualche consiglio per lui? O per me? O entrambi?

– Soon-To-Be Boobless in Seattle

Il corpo è il tuo, la scelta è tua. È l’unica cosa che io mi senta di dire, anzi che mi sia consentito rispondere alla tua domanda. E per fortuna, Stbbis, è esattamente quello che credo. Le decisioni riguardo a cosa fare del tuo corpo le prendi tu e solo tu. Fine della questione. Niente da aggiungere.

Tuttavia credo anche – e mi azzarderò a dirlo – che quando si ha una relazione romantica e sessuale impegnata di lungo corso, Stbbis, le scelte che facciamo intorno ai nostri corpi hanno un effetto sulle persone a cui teniamo, e possono avere delle conseguenze per le nostre relazioni. Se, per dire, io dovessi farmi delle protesi al seno, o qualunque altra modifica come è mio sacrosanto diritto – qualcosa di più o meno radicale tipo la lingua biforcuta, dei tatuaggi in faccia o il cazzo diviso in due – di sicuro mio marito e il mio fidanzato avrebbero da ridire sulla mia scelta. Certo, non potrebbero impedirmi di fare quello che in definitiva ritengo più giusto per il mio corpo, Stbbis, ma la possibile conseguenza di quella scelta sulle mie relazioni peserebbe comunque sulla mia valutazione.

Quindi, se mio marito o il mio fidanzato mi dicessero che con le protesi al seno mi troverebbero meno attraente, ciò farebbe a pugni con l’idea di regalarmi quelle tette da sogno, Stbbis, perché per me è importante anche essere desiderato da lui.

Ribadiamo, comunque: il corpo è il tuo, le tette sono le tue, la scelta è tua. E i motivi per cui vuoi farti asportare il seno – comodità fisica, stile di vita attivo, risparmiarti un intervento di riduzione ogni cinque anni per il resto dei tuoi giorni – sono validissimi. Però anche il corpo di tuo marito è suo, Stbbis, e lui ti sta dicendo che se ti facessi asportare il seno, il suo corpo potrebbe non reagire più nello stesso modo. E la questione non è solo che aspetto avrà il tuo corpo dopo l’intervento, Stbbis, ma quello che il tuo corpo dirà: “Sapevo che non ti sarebbe piaciuto, hai provato a dirmi che questa scelta avrebbe avuto un effetto negativo sul nostro legame sessuale, ma l’ho fatto lo stesso”.

Un altro paio di osservazioni: riferendoti alla procedura che desideri – una doppia mastectomia programmata che rimuova tutto il tessuto mammario – usi il termine top surgery, che in genere è associato alle procedure di mascolinizzazione richieste da uomini trans e persone non binarie afab per affermare la propria identità di genere. Tu vuoi solo sentirti più a tuo agio in un corpo femminile, o stai esprimendo il desiderio di abitare un corpo più androgino o non binario? Può darsi che tu usi quel termine perché suona più delicato e gentile di doppia mastectomia, ma forse quando lo dici tuo marito sente “primo passo verso la transizione di genere”. Se la tua identità di genere non è in discussione, Stbbis, sentirlo dire da te – convintamente – potrebbe alleviare lo stress di tuo marito sull’attrazione sessuale nei tuoi confronti. Do per scontato che lui già sappia qual è il tuo ragionamento (si tratta di toglierti un fardello fisico che ti rende infelice), ma può darsi che abbia bisogno di sentirsi dire – anche ripetutamente – che il vostro legame sessuale per te è importante, e che questo non è il primo passo verso una presentazione di genere maschile o identità non binaria incompatibile con i suoi desideri.

Da ultimo, Stbbis, hai preso in considerazione le protesi al seno? È vero che non sono esenti da rischi, ma forse vale la pena provare. Quando ti farai asportare il tessuto mammario – che in effetti può ricrescere dopo un intervento di riduzione – potresti farti impiantare delle protesi che ricordino o ricreino il seno piccolo e perfetto che avevi una volta, cioè il seno che amavate entrambi.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

La mia sorellina vive nella Bay area, sta frequentando un uomo che lavora nel ramo della tecnologia e vive nella stessa zona. Si vedono da quasi quattro anni. Lui è indiano e i suoi credono moltissimo nei matrimoni combinati. Questo tizio ha illuso la sua ex fidanzata indiana per sette anni! Mia sorella è bianca e lui tiene nascosta la sua esistenza ai genitori da tre anni. Ogni volta che lei gli dà un ultimatum, all’avvicinarsi della scadenza lui chiede altro tempo. Sta rinviando qualunque potenziale fidanzamento o proposta di matrimonio, e continua a cambiare idea sul fatto di voler sposare mia sorella o sul consenso dei genitori. Io questo tizio lo odio, cazzo. Voglio che lei lo mandi affanculo e stop. Mia sorella è coraggiosa, divertente, bella, intelligente, indipendente, vivace e affermata. Il suo ragazzo è sfuggente, tirchio, assolutamente anonimo e pure cocco di mamma. Cosa posso dirle per convincerla a passare oltre? Hai consigli o pareri?

– Seething in SF

Non esistono parole magiche. Non posso dirti nulla che non abbia già detto tu stessa, Sis, e non c’è trucco che io possa escogitare per convincere tua sorella a fare quella che sa essere la cosa giusta. Tu hai compiuto il tuo dovere di sorella – hai fatto notare i campanelli d’allarme, hai segnalato atteggiamenti di merda che si ripetono ciclicamente, le hai ricordato i suoi pregi – e ora non puoi fare altro che aspettare che succeda l’inevitabile. L’attesa potrebbe essere più lunga di quanto vorresti, Sis, o più breve di quanto ti aspetti. In ogni caso, quando questa storia di merda finirà – com’è quasi certo – presentati a casa di tua sorella con qualche vaschetta di gelato, un paio di casse di vino e una buona scelta di caramelle gommose alla cannabis.

P.s. Quando finirà, resisti alla tentazione fortissima di dire a tua sorella: “Te l’avevo detto”. Lo sa già, Sis, dunque non c’è bisogno di rinfacciarglielo. E fidati, sentirsi dire “Tu me l’avevi detto” è molto, ma molto più soddisfacente.

***
Per più di un decennio sono stata una professionista del sesso. Ultimamente, però, sto ripensando a un ex cliente che mi è rimasto in testa e mi chiedo cosa fare. Abbiamo trascorso una notte davvero incredibile. Il sesso è stato assolutamente travolgente, finalmente ho sentito di aver trovato qualcuno perfettamente all’altezza della mia energia e abilità tecnica. Questo genere d’intesa è raro, però lui era sposato e sul punto di divorziare, e una delle condizioni dettate dalla moglie era che non mi rivedesse. Sapendo che non possiamo stare insieme, cosa devo fare? Fantastico su di lui, penso di contattarlo e vorrei tanto rivederlo. Come faccio a dimenticarlo? O forse devo farmi viva? In questi giorni non penso praticamente ad altro, anche se ho tante opportunità di trovare altri partner. Lui è un tuo fan, quindi è abbastanza probabile che legga questa lettera.

– Chemistry Like I’ve Never Gotten Since

Dato che hai appena contattato il tuo ex cliente tramite la mia rubrica – sempre che lui sia ancora un mio lettore – dirti di non contattarlo sarebbe tanto inutile quanto ipocrita. Pubblicando la tua lettera, Clings, ho agevolato le cose, e devo ammettere la mia complicità.

In ogni caso, anche se il tuo ex cliente ci leggesse, non sarebbe affatto obbligato a rispondere. Io ho la sensazione che quest’uomo – con cui molti anni fa hai passato una strepitosa notte di sesso a pagamento – si sia riconciliato con la moglie (altrimenti le condizioni da lei dettate non avrebbero avuto alcun peso), oppure che avesse altri motivi per non volerti rivedere dopo il divorzio di cui non ti ha voluta informare.

Se non hai avuto sue notizie dopo il divorzio (sempre che ci sia stato), Clings, è possibile che per lui l’intesa non fosse così forte come lo è stata per te (capita), o che il sesso per lui fosse travolgente in quanto a pagamento (capita), o che abbia delle riserve sul tuo mestiere (capita). Se è il genere di uomo che disprezza le professioniste del sesso di cui si serve, Clings, non ti conviene stare con lui. Intesa o no, con lui non saresti al sicuro, né emotivamente né fisicamente.

L’intesa fortissima è dura da dimenticare, Clings, e capisco perché tu abbia voglia di rifarti viva con quest’uomo a distanza di anni – c’è un ragazzo olandese con cui ho passato una notte decenni fa e ancora ci ripenso – ma a volte un legame travolgente si esaurisce nel giro di una sola notte. Credere che una serata perfetta possa o debba diventare una vita perfetta è una fallacia logica, che ci impedisce di godere appieno dei bei ricordi, l’unica cosa che abbiamo, in fin dei conti. L’ossessione per quello che avrebbe potuto essere – tra te e il tuo cliente, tra me e il ragazzo olandese – può impedirci di apprezzare quello che effettivamente è stato.

Perciò datti ancora un paio di settimane, Clings. Se non avrai notizie del tuo ex cliente, saprai che è ora di sfruttare un paio di quelle nuove opportunità.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it