Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.
Sono una donna di 28 anni, sposata da quasi due anni con un uomo di 29, e non abbiamo ancora fatto sesso. Ci siamo conosciuti tramite amici comuni, frequentati per meno di un anno, e abbiamo capito abbastanza in fretta che volevamo sposarci. Insieme ci trovavamo bene. Ci piacevamo davvero e andava tutto alla grande. La nostra notte di nozze abbiamo deciso di lasciare l’albergo prima del previsto per passare del tempo con i familiari, dato che molti di loro erano venuti da lontano. Dopo il matrimonio, poi, la vita è diventata frenetica. Senza che ce ne rendessimo conto, sono passati mesi. Qualche volta io ho preso l’iniziativa a letto, ma non siamo mai andati fino in fondo. Ho tirato fuori l’argomento parecchie volte, e lui dice sempre che prova imbarazzo per il suo corpo, ma promette di impegnarsi di più. Abbiamo provato anche a programmare il sesso, ma quando veniva il momento lui aveva sempre troppo da fare, oppure mi chiedeva di riprovarci il giorno dopo. Gli ho fatto sesso orale e una sega, ma a parte quello niente. E sì, la nostra notte di nozze eravamo entrambi ancora vergini, e direi che lo siamo ancora.
Ogni volta che ci parliamo a cuore aperto lui promette di migliorare, ma poi non cambia nulla. Ormai ho smesso di parlargliene perché mi sembra di assillarlo, però la cosa mi distrugge dentro. Abbiamo parlato di volere dei bambini, e di quando dovremmo cominciare a provarci, ma è un discorso dolorosissimo da fare visto che non abbiamo mai neppure fatto sesso. Mi spezza il cuore vedere i nostri amici mettere su famiglia mentre noi siamo bloccati in questa situazione. Non so se possa servire la terapia, se sia il caso di coinvolgere i suoi genitori, se devo temere che ci sia qualcosa o qualcun altro. O, ancora, se devo accettare che le cose forse non cambieranno mai. Mi sento persa. Qualcun altro ti ha mai raccontato una situazione simile? Tu cosa faresti?
– Married In Name Only
Io me ne andrei. Allargando per un attimo l’inquadratura: chiunque voglia essere sessualmente attivo nel contesto di una relazione esclusiva deve accertare la compatibilità sessuale prima del matrimonio. Se per voi è importante una buona vita sessuale – se quindi non volete sposarvi soltanto per avere compagnia o per gli sgravi fiscali – non aspettate fino al matrimonio a verificare che il sesso funzioni. Scopate: prima di sposarvi, prima di fidanzarvi, prima di fare coppia fissa.
È chiaro, Mino, che tuo marito non ti sta dicendo qualcosa – una questione che avevi il diritto di conoscere prima di sposarlo – però tu devi chiederti quanto tempo sei ancora disposta a buttare prima di scoprire di cosa si tratti.
Nella migliore delle ipotesi, tuo marito acconsente ad andare in terapia e in qualche modo riuscite subito a trovare lo psicologo perfetto, uno che ha il potere di curare i suoi pazienti con una o due visite. E poi, al secondo appuntamento con questo luminare, tuo marito ti racconta la cosa che avevi diritto di sapere prima di sposarlo, salta fuori che si trattava di una sciocchezza da nulla, e una volta vuotato il sacco tuo marito ha talmente tanta fretta di scoparti che vi ritrovate a fare sesso penetrativo per la prima volta nel parcheggio sotto lo studio del vostro psicologo.
Nella peggiore delle ipotesi, tuo marito acconsente ad andare in terapia, ma passano anni prima che lui ti riveli finalmente la cosa che avevi diritto di sapere prima di sposarlo, e non è affatto una sciocchezza da nulla. Raccontarla non la fa sparire, e ti tocca vivere con la consapevolezza che non solo hai buttato anni della tua vita con un uomo che non era in grado di amarti come meritavi, ma che li hai buttati con uno che, pur vedendo che il rifiuto sessuale ti stava distruggendo, non ti amava abbastanza da lasciarti andare.
P.s. Non mettere in mezzo i suoi.

Cosa mi consiglieresti di fare se ti dicessi che ho un caro amico vertiginosamente bono, vietatissimo perché impegnato, che flirta con me da due anni?
Sono combattuta perché con lui mi diverto parecchio, ma periodicamente mi sento in colpa perché è in coppia monogama e ha un bambino appena nato. D’altro canto, la cosa si limita a commenti blandi e tutto sommato innocui, e a qualche selfie (vestito) che mi manda ogni tanto. Non credo di fraintendere la situazione, perché ne ho parlato a lungo con le amiche e il mio partner, e tutti quanti fanno battute sulle occhiate che lui mi lancia e i gesti che fa in mia presenza. Io ho un buon livello di autocontrollo e non voglio contribuire a incasinargli la vita, primo perché è mio amico, e poi perché non credo lui voglia farlo, dato che in tutto questo tempo non mi ha mai fatto avances più esplicite. E nonostante l’intesa, che è evidente a chiunque ci osservi, non ho la sensazione che la sua partner si sia infastidita quando ci ritroviamo tutti e tre insieme.
Ti ho voluto scrivere per fare il punto della situazione. Le foto mi sembrano un tantino eccessive, e quando lui me le manda io svio il discorso e non ricambio con foto mie. Non gli ho mai detto però esplicitamente di smetterla. Devo? Sto cercando di essere una brava amica, per quanto lui mi arrapi, ma temo di starmi godendo un po’ troppo le provocazioni ridicole di questo bono tatuato e spassoso. Qual è la cosa più giusta da fare in questo caso, Dan? Devo troncare del tutto questo flirt o stabilire dei paletti chiari?
– Friendly Lad Is Really Tempting
Per quanto ne sai tu, Flirt, la moglie del tuo bono tatuato fa buon viso a cattivo gioco quando lui flirta con te davanti a un sacco di gente – si accorge delle sue occhiate, e anche delle tue – e poi passa le notti a piangere per l’umiliazione. O forse la moglie è una cuckquean e, pur essendo in coppia monogama, spinge il marito a flirtare con altre in pubblico e poi la notte ha degli orgasmi strepitosi. O, ancora, il bono tatuato e la moglie sono semimonogami: per alcune coppie, questo significa fare determinate concessioni ai contatti sessuali fuori dal matrimonio, mentre per altre che non devono nascondere le prove della loro attrazione per altri. Finché una cotta è soltanto una cotta – ossia finché il flirtare non si trasforma in un piano d’azione – è permessa.
Sostanzialmente i matrimoni altrui sono un mistero, Flirt. In circostanze normali quel mistero non ci riguarda, ma visto che il tuo lungo flirt con il bono tatuato ti sta creando un dilemma etico, il mistero di questa coppia ti riguarda eccome. Perché se il tuo comportamento sta ferendo l’altra donna – se la sta facendo soffrire – non puoi e non devi continuare. Quindi io ti consiglierei di fare al bono tatuato la temibile domanda diretta: “A tua moglie dà fastidio che flirtiamo? So di non potermi spingere oltre, perché ho rispetto per la vostra monogamia, ma se tua moglie soffre per come ci comportiamo, allora dobbiamo smetterla”.
Se il bono tatuato risponde che la moglie è distrutta da questa cosa – se ammette cioè che lei passa le notti a piangere per l’umiliazione – allora puoi scommettere che ti sta dicendo la verità. Se invece ti risponde che alla moglie va bene così, o che addirittura le piace, allora c’è una discreta probabilità che ti stia dicendo la verità (visto che la moglie non sembra infastidita), però “a lei va bene così” è proprio il tipo di bugia con cui potrebbe rispondere un uomo sposato. Perciò se lui ti risponde che la moglie è distrutta, tu smetti di flirtarci. Se ti dice che alla moglie va bene così, Flirt, e vuoi essere sicura che non ti stia dicendo una bugia, allora dovrai fargli l’altra domanda, quella scontata: “Ti dispiace se lo chiedo anche a lei?”.
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Io e mio marito stiamo insieme da tanto, e siamo ancora innamoratissimi. Qualche anno fa abbiamo deciso di provare ad aprirci agli scambi, ed è stata un’esperienza fantastica! Ci sentivamo di nuovo adolescenti, dentro e fuori dal letto. Siamo diventati più complici, la nostra comunicazione è migliorata, e l’esperienza ci ha spinti a parlare in modo più sincero e approfondito. Quando è arrivato il covid, però, abbiamo dovuto richiudere la coppia. Di recente, abbiamo pensato di iscriverci a qualche app di scambisti per tornare a divertirci. Io però sono incerta, visto il clima politico attuale. Non riesco a immaginare di concedermi anche solo in parte a un sostenitore di Trump. Provo un senso di schifo in tutto il corpo soltanto all’idea. Mio marito la pensa come me. Anche se ci sentiamo ancora dei novellini, capiamo la differenza fra una conversazione sexy e una che non lo è, e non troviamo la politica un argomento sexy. Secondo te è giusto specificare sui nostri profili che non siamo interessati a incontrare gente che sia anche solo vagamente del Maga? Non ci sembra sufficiente un approccio dadt (“don’t ask, don’t tell”), con tutto quello che sta subendo tanta gente sotto questo regno del terrore.
– Must Avoid Grinding Against Trump Supporters
Anche se scriveste “No gente che ha votato Trump, no imbecilli del Maga” tutto maiuscolo nei vostri annunci, Magats, dovrete comunque indagare prima di incontrarvi con altre coppie. Le ricerche effettuate sulle app di appuntamento e di rimorchio hanno dimostrato che molte persone non leggono il testo di un annuncio (la gente invia messaggi alle persone in base alle foto), il che significa che non potete dare per scontato che la persona con cui parlate sia a conoscenza dei vostri interessi, limiti e paletti pur avendoli elencati nel testo di un annuncio. Inoltre, non c’è niente che gli stronzi del Maga amino più dell’infliggere la propria presenza a gente che non vuole vederli neanche in fotocopia: questo significa che, a un certo punto, fra lo scambio di messaggi e quello di partner, dovrete piazzare un paio di domande a trabocchetto.
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Ogni anno realizzo delle spillette per il pride, e le regalo a tutti nel periodo tra maggio e giugno. È un piccolo contributo, mi diverto a farle e a vederle addosso alla gente che gira per la città. Mi piace scegliere un tema e restarci fedele. L’anno scorso avevo ancora qualche speranza per gli Stati Uniti, e ho voluto fare appello all’umanità delle persone: “Salve, vicino”, “Amatevi” e “Sono solo IO”. Quest’anno fatico a trovare idee: mi guardo attorno in cerca di ispirazione, ma il momento attuale, così buio e spaventoso, mi getta nello sconforto. Anche le idee che mi vengono (“Gay e armati”) hanno un che di guardingo e disperato che vorrei evitare in un momento di festa. Ma forse invece dovrei enfatizzarlo, perché quest’anno il pride sarà più una protesta che una festa. Una delle mie prime spillette diceva “Il primo pride è stato una sommossa!”. Magari uno slogan azzeccato sarebbe “Il prossimo pride sarà una sommossa!”. Spero, mentre abbozzo dei disegnini, che tu e i tuoi lettori abbiate qualche idea per un tema o degli slogan adatti all’atmosfera quest’anno. Grazie di tutto. Sei uno che fa la differenza.
– Pride Is Now Needed Every Day
Se da una parte nel 2024 molte fasce di elettori si sono avvicinate a Trump – Kamala Harris si è conquistata la maggioranza dell’elettorato urbano, nonché dei votanti neri e latini, ma Trump è avanzato di parecchi punti in tutti questi gruppi (si può sapere che cazzo fate, generazione Z?) – dall’altra l’elettorato lgbt+ ha nettamente preso le distanze da Trump e dal trumpismo: l’anno scorso, l’88 per cento dei votanti lgbt+ lo ha rifiutato, contro il 73 per cento del 2020 (se le persone etero votassero come votano gli elettori lgbt+, a Washington non ci sarebbe neanche un repubblicano).
Perciò quando ho letto la tua lettera, Pinned, il mio primo pensiero è stato: “Sai cosa sarebbe fico? Delle spillette con scritto sopra ‘88’! Sarebbe una dichiarazione di compattezza da parte della comunità contro Trump, e chi non sa cosa significhi dovrebbe chiederlo, dando inizio a tante ottime conversazioni e ispirando solidarietà!”.
Poi però mi sono ricordato che quel numero simboleggia il saluto “Heil Hitler” (l’“H” è l’ottava lettera dell’alfabeto), e che là fuori è già pieno di neonazisti con l’88 scritto sulle spillette e tatuato addosso. Perciò ti prego, Pinned, non farci le tue spillette, perché non daranno avvio a conversazioni piacevoli. Così, su due piedi, ti suggerisco: “Siamo ancora qui”, “Le persone trans esistono”, “Disobbedite!” e “Basta con questa merda”.
(Traduzione di Francesco Graziosi)
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