Le minoranze albanesi che vivono in Calabria e Sicilia (arbëresh) parlano la stessa lingua, ma hanno caratteristiche genetiche diverse. Potrebbero quindi essere diversi i percorsi migratori, seguiti alla conquista ottomana della penisola balcanica tra il quattrocento e il cinquecento.
Lo studio, che è stato pubblicato sull’European Journal of Human Genetics da Stefania Sarno e colleghi, si è basato sull’analisi del cromosoma maschile Y. È stato analizzato il dna di 150 individui di 13 paesi arbëresh della provincia di Cosenza – più precisamente della valle del Crati e del Pollino – e di Contessa Entellina e Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo.
È emerso che il dna degli arbëresh calabresi è molto simile a quello degli attuali abitanti dell’Albania e ha una chiara origine balcanica. Il dna degli arbëresh siciliani mostra invece una componente greca, in particolare a Contessa Entellina. Qui, secondo fonti storiche, arrivarono cento famiglie provenienti dall’isola greca di Andros. È anche possibile che a migrare in Sicilia siano stati gli albanesi delle colonie greche, che forse avevano acquisito una componente greca.
Le fonti storiche fanno riferimento a popolazioni albanesi, greco-albanesi o greche. Il paese di Piana degli Albanesi era chiamato fino al 1941 Piana dei Greci. Come riporta Biblos, con l’occupazione italiana dell’Albania gli fu cambiato il nome. Nel 1947 il consiglio comunale votò per ripristinare la vecchia denominazione, ma senza successo.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it