È stato sperimentato sui topi un nuovo vaccino contro il virus zika. Per svilupparlo, Rafael A. Larocca e i suoi colleghi hanno utilizzato due metodi diversi. In un primo caso hanno usato il solo materiale genetico, estratto da un ceppo virale isolato in Brasile. Nell’altro, hanno utilizzato un virus inattivato, di un ceppo isolato a Puerto Rico. In entrambi i casi il vaccino ha funzionato e gli animali sono risultati protetti. Secondo lo studio, è sufficiente una sola dose per ottenere una protezione di circa due mesi. In precedenza i ricercatori avevano verificato che i topi sono sensibili al virus zika e che costituiscono un modello per il suo studio. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, è un primo passo verso la creazione di un vaccino per le persone, la cui efficacia dovrà però essere verificata attraverso una sperimentazione clinica.

Il virus zika è stato scoperto nel 1947, ma è stato studiato in modo accurato solo negli ultimi anni. Tra il 2013 e il 2014 ha provocato un’epidemia in parte dell’Oceania. Nel 2015 è stato individuato in Brasile, dove la sua diffusione è stata accompagnata da un aumento delle nascite di bambini con problemi neurologici e microcefalia. Il virus è stato collegato anche a un aumento dei casi di sindrome di Guillain–Barré, una malattia di tipo neurologico che colpisce gli adulti. Attualmente lo zika è diffuso soprattutto in America Latina.

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