Rifiuto, entusiasmo, indifferenza. Le nuove tecnologie sono inevitabili?
L’industria indiana della carta stampata è oggi più importante e più ricca che mai. Ma la competizione soffocante sta modificando le regole del gioco, costringendo i proprietari ad adattarsi o a scomparire. Viaggio nei mass media della più grande democrazia del mondo.
Sghigeo Uchida, Nihon Keizai Shimbun.
Un tribunale militare ha condannato a morte e fatto uccidere lo scrittore nigeriano Ken Saro-Wiwa e altre otto persone. Lottavano contro i danni ambientali provocati in Nigeria dalla Shell. Un reportage dello Spiegel dal delta del Niger, la zone del paese più ricca di petrolio.
Il fotografo Li Xiao Ming ha passato tre anni nelle comunità cattoliche cinesi. Nei primi anni Ottanta il governo popolare ha adottato una politica più tollerante nei confronti delle religioni. E il cattolicesimo, come alte fedi, ha ripreso vita.
Il colonnello Kobus Jonker non è un agente di polizia come gli altri. Preferisce un crocifisso alla pistola. Dirige l’Unità di criminologia occulta della polizia sudafricana. E si occupa dei reati legati alle pratiche sataniche: dalla profanazione delle tombe agli omicidi con mutilazione.
In certi casi la rottura di matrimonio violento non pone fine ai maltrattamenti. Alcuni figli imparano in fretta a comportarsi brutalmente seguendo l’esempio dei padri. Anna Moore, dell’Independent, ha incontrato una consulente del Centro d’assistenza per donne maltrattate.
I comunisti potrebbero uscire vincitori dalle elezioni legislative del 17 dicembre. Ma, secondo il settimanale Novoe Vremja, sarebbe un successo precario. Se Ghennagij Zjuganov, leader del partito, conquisterà il potere, diventerà il vero affossatore del comunismo russo.
Le nuove tecnologie sono inevitabili? Il mensile statunitense Harper’s Magazine ha raccolto intorno a un tavolo quattro attenti osservatori di Internet per discuterne. E per scambiarsi opinioni su come la rete stia modificando i nostri comportamenti e le nostre relazioni.
Mary Holland, The Observer.
Mentre si fanno i primi passi verso la pace nella ex Jugoslavia, in Bosnia c’è una città ancora assediata dai serbi. Nell’enclave musulmana di Gorazde gli abitanti vivono una tragedia che si ripete, ogni giorno, da tre anni e mezzo. Un reportage di Le Monde.
Nel campo di Khalda, poco a sud di Beirut, vivono insieme nomadi, libanesi, siriani e palestinesi. E la convivenza non è sempre facile. Gli arabi rivendicano la loro presenza in questa zona da più di un secolo. Mentre gli zingari devono combattere contro radicati pregiudizi.
Catherine Simon, Le Monde.
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