Negli anni Novanta il mondo ha scoperto i computer e internet. Sembrava una rivoluzione economica. Era solo un’illusione
Un mese di partite viste dall’autore di Febbre a 90°
Duecento anni fa Real de Catorce era conosciuta per le sue miniere d’argento. Oggi è una città fantasma ai confini del deserto e della realtà
Dopo tanti sogni, nessuno crede più alla rivoluzione economica
Uribe è il prodotto di una società che nonostante la sua disperazione ha deciso di risparmiarsi un personaggio come Pinochet, Fujimori o Chávez
Robert Samuelson è un giornalista di Newsweek e del Washington Post. Il suo articolo che pubblichiamo questa settimana è interessante per almeno due ragioni. La prima è che descrive in modo chiaro e comprensibile i meccanismi che hanno generato l’euforia della new economy.
La seconda ragione è che tra le righe lancia un duro atto d’accusa a economisti e giornalisti che hanno taciuto i segnali evidenti della crisi che si stava preparando. Sono passati appena un paio d’anni, ma quel clima di follia sembra già lontano: com’è stato possibile, per esempio, che al suo debutto in borsa una società senza fatturato com’era Netscape avesse una capitalizzazione di 2,2 miliardi di dollari?
Sembra un problema per specialisti, se non fosse che il conto della new economy lo hanno pagato di tasca loro le famiglie americane ed europee. Leggi
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