Sommario

Dopo Cancún

I commenti dei giornali indiani, statunitensi brasiliani, inglesi, messicani. E gli interventi di George Monbiot e Naomi Klein

506 (19/25 settembre 2003)
506 (19/25 settembre 2003)

Italieni

Un dammuso per Madonna

Negli ultimi quindici anni Pantelleria è diventata la meta privilegiata di personaggi celebri. Che hanno costruito ville e piscine ignorando le normative edilizie

Asia e Pacifico

Bollywood rinuncia alla laicità

Scienza e tecnologia

Reazioni incontrollate

Africa e Medio Oriente

I piccoli pendolari della notte

Americhe

I cento giorni di Néstor Kirchner

Europa

Estate di sangue in Kosovo

Opinioni

Il paese scosso dall’omicidio di Anna Lindh esce diviso dal voto sull’euro

Medio Oriente

La crepa nella storia

I pericoli della road map, il ruolo di Hamas, il futuro delle colonie ebraiche, il problema degli arabi israeliani. L’ex capo del Mossad Ephraim Halevy spiega le sue idee per una pace duratura in Medio Oriente

Cultura

Il filosofo e la giallista

“Patricia Highsmith ha avuto il merito di elevare il giallo a livello di arte”. Slavoj Zizek recensisce una biografia della grande scrittrice statunitense

Thailandia

Turisti in corsia

Oltre a spiagge e massaggi, chi arriva in Thailandia trova un’altra piacevole sorpresa: gli ospedali più efficienti del mondo. Il reportage dell’Express

Economia e lavoro

Microsoft contro Linux: sfida finale

Opinioni

Al regista di Bowling a Columbine sta simpatico il generale Wesley Clark

Globalizzazione

Fallimento al vertice

A Cancún, i poveri sono diventati grandi?

Viaggi

Perduta e ritrovata

Il suo fascino è paragonabile a quello di Machu Picchu. Ma Ciudad Perdida, in Colombia, è difficile da raggiungere

Tecnologia

Se c’è campo non hai scampo

Dal telefonino al biglietto della metro. L’elettronica è dappertutto e non ci perde di vista. Mai

Opinioni

Un quotidiano israeliano di destra dice no all’espulsione del presidente palestinese

Opinioni

Il libero scambio uccide

Due dollari

È vero che giocare con i numeri è molto facile, e che estratte dal loro contesto le cifre appaiono sempre diverse, ma non si può rimanere impassibili quando Joseph Stiglitz, ex numero due della Banca mondiale, ricorda questo dato: ogni mucca europea riceve due dollari di sussidi statali al giorno, cioè più del reddito pro capite della maggioranza degli abitanti del pianeta. Immagina di essere un contadino africano, scrive Stiglitz sul Guardian dell’8 settembre, “e ti chiedi come sarebbe la tua vita se ti trattassero come gli europei trattano le loro mucche”. Il punto è che i cittadini europei (e sicuramente anche gli americani) vogliono un sistema economico globale più bilanciato. Secondo Stiglitz, se si facesse un referendum sull’accesso ai farmaci per l’aids, la stragrande maggioranza delle persone non starebbe dalla parte delle case farmaceutiche. Nel commercio mondiale servono regole certe, trasparenti e condivise, per contrastare gli interessi particolari e per evitare che sia sempre il più forte ad avere la meglio. Leggi

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