Guerra. La straordinaria inchiesta di David Rieff sulle ragioni del caos in Iraq. Le prime pagine dei giornali di tutto il mondo dopo l’attentato di Nassiriya
Gli iracheni vorrebbero riprendere il controllo del loro paese. Ma secondo gli americani non sono ancora maturi
L’amministrazione statunitense sostiene che le azioni di guerriglia in Iraq finiranno presto. Invece tutto lascia prevedere un prolungamento del conflitto
Se gli americani lasciano l’Iraq c’è il rischio di una guerra civile tra sciiti e sunniti
Senza togliere nulla, ma proprio nulla, alla gravità dell’attentato di Nassiriya, vorremmo provare a dire che la retorica militarista e patriottica di questi giorni è veramente brutta. Talmente stonata da sembrare falsa. Giornali e tv hanno fatto a gara nella costruzione di quello che forse lo storico americano Daniel Boorstin avrebbe definito uno pseudo-evento: cioè quegli eventi che si svolgono solo per essere raccontati dai mezzi di informazione. In queste ore ci è stato descritto un paese che sembra aver voglia solo di bandiere a mezz’asta, marce funebri, lacrime di vedove, inni nazionali e saluti militari. Ma i giornalisti devono informare e se possibile spiegare, non celebrare o piangere. L’inchiesta di David Rieff che pubblichiamo in questo numero è lunghissima, anche per i nostri standard. Finora è l’analisi più convincente, seria, approfondita (e quindi più citata in tutto il mondo) sul perché la superpotenza americana si sia così drammaticamente impantanata nella profonda palude irachena. Leggi
Il Consiglio del governo transitorio iracheno era destinato all’insuccesso fin dalla sua nascita. L’opinione di un giornale arabo
La voglia di capire culture diverse deve essere la prima motivazione di un buon giornalista. Lo sapeva già Erodoto e lo ricorda Ryszard Kapuscinski
La sindrome di Munchausen per procura spinge un genitore a fare del male a suo figlio per ottenere, di riflesso, cure e attenzioni. Il fenomeno è reale, ma può trasformarsi in una caccia alle streghe
La Turchia vive da secoli su linee di frattura culturali, religiose e politiche. Gli attentati alle sinagoghe di Istanbul hanno l’obiettivo di aggravare queste crepe
Nella maggior parte dei paesi africani l’omosessualità è considerata un crimine. Alcune associazioni di gay e lesbiche si battono per cancellare l’ultima forma ufficiale di discriminazione nel continente. L’inchiesta di Bbc Focus on Africa
Doveva essere il simbolo di un’utopia urbanistica ma è diventato un monumento al degrado. Ora un gruppo di giovani architetti progetta di trasformare Corviale
Ecco cosa è andato storto nella pianificazione della guerra. E soprattutto del dopoguerra. L’inchiesta di David Rieff
Non basta l’uso della forza per garantire pace e stabilità agli stati del Golfo. Serve un impegno concreto in favore della democrazia
Spiagge bianche, paesaggi lussureggianti e dragoni primordiali. Una settimana di crociera nel dedalo infinito dell’arcipelago della Sonda
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