INCHIESTA. È cominciata la corsa alla Casa Bianca. I democratici scelgono il loro candidato per cercare di battere Bush. Il favorito è Howard Dean
Il disegnatore americano Art Spiegelman, l’autore di Maus, racconta che dopo l’11 settembre la stampa negli Stati Uniti è precipitata in un pericoloso conformismo. Nelle ultime settimane, però, qualche spiraglio sembra essersi aperto. Ma per le ragioni sbagliate, spiega Spiegelman. Giornali e tv statunitensi fanno parlare anche chi critica l’amministrazione Bush solo perché a novembre ci saranno le elezioni e vogliono dare l’impressione di ospitare un dibattito pluralista. Oggi, in ogni caso, il presidente George W. Bush sembra imbattibile. Però dieci mesi sono lunghissimi. La guerra in Iraq, la lotta al terrorismo e la situazione economica possono ancora riaprire la partita. Anche perché la probabile candidatura di Howard Dean, che per avere qualche possibilità di farcela dovrà attaccare duramente Bush, avrà come effetto il risveglio degli ultraconservatori e la polarizzazione dello scontro. Salvo sorprese, la scelta degli americani sarà il fatto più importante dell’anno. Leggi
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Dieci anni fa l’Esercito zapatista di liberazione nazionale insorgeva nella regione messicana del Chiapas, chiedendo uguaglianza per i popoli indigeni. Lo scrittore Carlos Monsiváis ne analizza i meriti e gli errori
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Il 19 gennaio si apre ufficialmente la corsa alla Casa Bianca: nell’Iowa si sceglie il candidato democratico. Il favorito è Howard Dean
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