“In Iraq e in Afghanistan siamo state violentate dai nostri commilitoni”. La denuncia di ottantotto soldatesse americane
La violenza sessuale sulle donne è una macchia per l’onore delle forze armate americane
Ogni anno centinaia di migliaia di donne scoprono di avere un tumore al seno. Molte sono giovani, benestanti e abitano in un paese occidentale. Tra le cause, il principale indiziato è lo stile di vita
Michael Moore usa una parola forte: “disertore”. George W. Bush deve rispondere all’accusa di essersi imboscato per non fare il servizio militare. Niente di grave, in fondo, se non fosse che Bush e i suoi uomini hanno mandato in guerra migliaia di soldati. E negli stessi giorni in cui la stampa ha avanzato i sospetti sul passato del presidente, Donald Rumsfeld, segretario alla difesa, ha annunciato che avvierà un’indagine interna dopo le denunce di ottantotto soldatesse americane che hanno accusato i loro commilitoni di averle stuprate in Iraq e in Afghanistan. Secondo il Denver Post, il quotidiano che per primo ha tirato fuori la storia, sono migliaia negli ultimi dieci anni i casi di violenza contro le soldatesse. Non che negli eserciti di altri paesi le cose vadano meglio, ma dalle forze armate della nazione che ha deciso di esportare la democrazia nel mondo ci si aspetterebbe un comportamento esemplare, che punisca e non copra – come invece sembra sia accaduto finora – i soldati colpevoli di stupro. Leggi
Per sfuggire alle tasse, una coppia di liberi professionisti inglesi abbandona il proprio paese e si trasferisce in Italia. Dove scopre che si può vivere senza frustrazioni
Dopo due secoli d’indipendenza, Haiti non ha ancora realizzato i suoi sogni di libertà e democrazia
Il governo americano è costretto ad aprire un’inchiesta dopo la denuncia di ottantotto soldatesse stuprate dai loro commilitoni. L’inchiesta del Denver Post
Negli Stati Uniti il codice militare trasforma le vittime di abusi sessuali in carnefici. Ma finora tutti i tentativi di cambiare il sistema sono falliti
Dietro alle proteste francesi degli ultimi mesi c’è la rabbia per i sacrifici richiesti. Ma anche la crisi dell’idea di lavoro. Un’inchiesta dell’Express
Il potere si basa su un’asimmetria: pochi parlano e molti ascoltano. Succede anche nei reality show, dove un gruppo di sconosciuti cerca di entrare nel gruppo ristretto dei famosi. Almeno finché riesce ad attirare l’attenzione
New York non fa mancare nulla ai suoi abitanti a quattro zampe: palestre, boutique, hotel di lusso e party mondani. Dove cani e padroni si annusano e fanno amicizia
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