50 piccole cose da fare per cambiare il mondo
Timisoara, la città simbolo della caduta del regime comunista in Romania, è diventata un paradiso per chi vuole investire. Il 90 per cento sono italiani
La giustizia è per i ricchi e gli imprenditori. I “diritti umani” sono per i poveri. È il modello di un mondo fatto di aziende ed eserciti. E non possiamo restare neutrali
Dopo dieci anni di crisi, i paesi della Scandinavia sono tornati in cima alle classifiche del benessere mondiale. Il loro segreto? Combinare competitività economica e tutela sociale
Ecco come Eugenie Harvey, un’esperta di marketing, ha messo in piedi un movimento che ha un obiettivo ambizioso: insegnare alla gente a vivere di nuovo insieme
Malgrado i dubbi di scienziati e consumatori, la multinazionale statunitense Mars vuole mettere sul mercato un cioccolato che combatte il diabete e le malattie cardiovascolari
La mostra Flags of America offre uno sguardo sulla fotografia statunitense a partire dalla seconda guerra mondiale. Dalla fine del conflitto la società è stata interpretata con visioni molteplici che hanno dato il via a importanti ricerche artistiche. Leggi
L’economia cinese ha avuto un’accelerazione impressionante negli ultimi vent’anni e le metropoli del paese ne sono un riflesso. In cui si scorgono, però, anche rischi e contraddizioni
Oggi l'industria dell'informazione richiede drammaticità, anche quando non ce n'è. È una legge a cui non si sottraggono i fotoreporter, che spesso trasformano il conflitto in uno spettacolo. Leggi
“Change the world for a fiver – 50 simple actions to change the world and make you feel good” è un libro nato per lanciare il movimento We are what we do (siamo quello che facciamo). Il libro, venduto anche su Amazon.com, in Gran Bretagna è diventato un c
All’estero lo chiamano il Michael Moore argentino, ma nel suo paese è l’eroe dell’informazione trasparente
Punto d’incontro tra Asia, Africa e mondo arabo, l’Oman non è una meta turistica popolare. Una giornalista pachistana racconta la sua vacanza tra kitsch e mistero
Eugenie Harvey è australiana, ha 35 anni e lavorava in una società di pubbliche relazioni. A un certo punto ha mollato tutto e ha deciso di sfruttare la sua esperienza per fare qualcosa di veramente utile. Si è inventata un libro, che è diventato un caso editoriale e che si sta trasformando in un movimento internazionale. Si chiama We are what we do: siamo quello che facciamo, e si basa sull’idea – forse banale ma certamente affascinante – che se tutti noi decidiamo di fare una piccola cosa (attenzione: la stessa piccola cosa) l’effetto sarà enorme. Ecco quindi una lista di cinquanta piccole cose che ognuno può fare senza sforzo. Per esempio: sorridere; regalare i propri libri; mettere a casa almeno una lampadina a basso consumo; chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti; mangiare più spesso in compagnia. L’unico equivoco da evitare: pensare di aver risolto i problemi dell’umanità masticando meno gomma americana. Leggi
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