Uno scrittore e un fotografo tornano sui treni colpiti l’11 marzo. E raccontano com’è cambiata la Spagna
Ad Hanoi è cresciuta una nuova generazione di scrittori. Non hanno conosciuto la guerra, parlano più di sesso che di politica. E malgrado la censura rispecchiano fedelmente il loro paese
Era un biologo di fama mondiale. Poi ha lasciato tutto ed è andato a coltivare piante sulle coste dell’Eritrea. Per nutrire un popolo affamato, ma anche per chiudere i conti con il suo passato
Dagli arbitraggi parziali ai conti delle società, il calcio italiano è pieno di casi misteriosi. Eppure in Italia c’è un uomo che conosce tutte le risposte
Ogni anno circa 250mila persone sono intercettate su richiesta delle procure. Troppe, scrive Le Figaro
Nel Venezuela di Hugo Chávez i ricchi vivono in un mondo a parte tra feste, sfilate di moda e concorsi di bellezza. Il reportage da Caracas di un finto corrispondente di moda
Le meraviglie della città rosa non si esauriscono nel famoso Tesoro. I beduini del deserto conoscono bene le strette gole e le montagne dove si nascondono migliaia di monumenti
Ogni metafora implica una visione del mondo. Perciò in ogni confronto vince chi impone il suo linguaggio, come ha saputo fare la destra americana. L’analisi del linguista George P. Lakoff che sta facendo discutere i progressisti statunitensi
Si rifiutano di commemorare la Shoah e parlano di una nazione basata sull’etnicità. Sono i neonazisti che siedono nel parlamento di Sassonia. E ora puntano a Berlino
L’ingegnere olandese Hans Monderman vuole rendere le strade più sicure. E ha un’idea rivoluzionaria: pochi segnali stradali e nessun passaggio pedonale, ma uno spazio condiviso
La rivoluzione di internet è entusiasmante, ma non montiamoci la testa. Non sarà facile. Leggi
Le foto di Damir Sagolj
Attac, associazione noglobal francese, ha appena pubblicato un libro con un titolo sorprendente: Viva le tasse! Un modo per spostare la prospettiva in un campo dove la sinistra sembra non avere più nessuna idea. George Lakoff insegna linguistica cognitiva in California e con il suo ultimo libro, di cui questa settimana pubblichiamo un estratto, ha suscitato un certo dibattito nella sinistra americana. “Il primo esercizio che chiedo di fare ai miei studenti è questo: cercate di non pensare a un elefante. Fate quello che volete, ma non pensate a un elefante! Non ho mai trovato uno studente capace di farlo”. Le tasse sono uno straordinario strumento di redistribuzione e risparmio. Ma ormai si è imposta l’idea che sono una parolaccia – e anche a sinistra non si riesce a evitare di pensare alle tasse come a un elefantone che schiaccia i poveri cittadini. La destra, negli Stati Uniti e anche in Europa, sta decidendo quali parole si usano e il loro significato. Leggi
Uno scrittore torna sui treni colpiti l’11 marzo. E racconta come gli spagnoli hanno imparato a convivere con la paura
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