Paul Kennedy

Nato nel 1945 a Wallsend, in Gran Bretagna, è professore di storia alla Yale University.

Il sorprendente crollo del muro di Berlino

“Hans, svegliati!”, gridavamo. “Hans, apri la finestra!”. Hans era un medico amico di Helmut, il mio vicino di casa in Connecticut. Hans viveva a Berlino Ovest in un appartamento vicino al famoso muro.

Chi ha cominciato la grande guerra

A un secolo dall’attentato di Sarajevo, tra gli storici è ancora vivace il dibattito su chi abbia scatenato il conflitto. Leggi

I poveri dimenticati dell’America ricca

Politicamente queste persone non contano nulla: nessuno di loro vota, non hanno lobbisti al loro servizio e non hanno mai incontrato il loro senatore al country club. Leggi

Il mondo è a un bivio ma non lo sa

Il declino del dollaro americano, la crisi del sogno europeo, la corsa alle armi in Asia e la paralisi dell’Onu: messi insieme, questi elementi indicano che stiamo entrando in acque inesplorate. Leggi

L’eredità dell’11 settembre

Dieci anni dopo il crollo delle torri gemelle, gli Stati Uniti sono sempre più isolazionisti e distratti: non si curano più dei cambiamenti globali e i problemi interni aumentano. Leggi

Nel frattempo siamo troppi

Sullo sfondo si muovono tendenze globali più preoccupanti, che anche nei migliori giornali del mondo vengono appena accennate. Come la crescita della popolazione. Leggi

Perché il dollaro non è più il numero uno

Gli Stati Uniti dovranno dire addio ai tempi in cui potevano risolvere il problema del loro deficit colossale semplicemente stampando dollari, mentre gli altri paesi non potevano farlo. Leggi

Se gli Stati Uniti corrono da soli

L’America, nel bene e nel male, è ancora il banchiere del mondo e il dollaro continua a essere la valuta più usata negli scambi internazionali. Leggi

La moneta cinese contro il dollaro forte

La ragione per cui gli Stati Uniti non dovrebbero chiedere un rafforzamento della moneta cinese sui mercati mondiali è geopolitica.Indebolire la propria moneta vuol dire perdere influenza. Leggi

Perché la Corea del Sud non è la Svizzera

Il futuro geopolitico, e quindi economico, di Seoul dipende molto più dalle mosse di altre potenze che non dal suo impegno. Leggi

Washington non ha una strategia

Varie amministrazioni statunitensi sono state accusate di mancare di una visione complessiva dei problemi internazionali e di esser prive di una “grande strategia”. Leggi

I grandi leader e il corso della storia

“Gli uomini fanno la propria storia, ma nelle circostanze che essi trovano davanti a sé, determinate dai fatti e dalla tradizione”. Così scriveva Karl Marx. Ed è utile rileggerlo, pensando a Obama. Leggi

Spiegare ai marziani i paradossi del mondo

La Terra non è un posto adatto per essere occupato da una forma di vita intelligente. È l’ideale per vendere modelli di Blackberry sempre più sofisticati, ma non per viverci. Leggi

Il destino del dollaro

Assisteremo a un nuovo, grande spostamento dei rapporti di forza a livello globale. Leggi

Obama a Teheran

Obama non deve mostrarsi più deciso con l’Iran, perché l’America non deve decidere nulla. Leggi

Il ritorno dello stato

Lo stato è tornato in scena per riprendere il controllo della finanza e della politica. Leggi

Letture estive

Le vacanze sono il momento in cui ci si sdraia al sole, in mare o in montagna, si scrivono o si scoprono paesaggi, si trovano o si ritrovano la famiglia, gli amici, a volte gli amori Leggi

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