Kabul, la guerra di tutti contro tutti.
Mentre tutti sanno che la morte del vecchio Deng Xiaoping è imminente, i sinologi si chiedono che tipo di Cina seguirà. Molti prevedono una rottura. Altri pensano che il centro terrà e le riforme continueranno. Un’analisi del settimanale di Hong Kong.
È un treno che gira nelle zone rurali più poveri del Sudafrica e offre cure mediche di base alla popolazione. Il programma sanitario è stato ideato da Jannie Ferreira, della Rand Afrikaans University. Le foto di Martin Pope.
“È una vecchia istituzione, ha alle spalle 175 anni. Ma ha perduto ormai da molto tempo il fascino dei vecchi musei”. Le opere sono conservate male, c’è poca igiene, scarsa manutanzione. E le autorità non si preoccupano, sostiene il critico d’arte del Mundo.
Nel 1993 Arafat si era impegnato a ristrutturare il sistema telefonico palestinese. Oggi la vecchia rete è diventata il simbolo della confusione e dell’apparente inettitudine che hanno caratterizzato la maggior parte delle scelte economiche di Arafat.
Dopo tre anni di guerra civile, la capitale afgana offre uno spettacolo di desolazione. I mujahidin sfilano lungo la linea che attraversa la città. E la popolazione sopravvive grazie ai mille mestieri nati dalla guerra. Un reportage dello scrittore francese Olivier Rolin.
Durante il Ramadan, il nono mese del calendario musulmano, c’è l’obbligo di digiuno dall’alba al tramonto. Al Cairo, calato il sole, si comincia a mangiare e si accende la radio. Radionovelas appassionanti usate come strumento di propaganda governativa.
Nobel per la pace nel 1991, agli arresti domiciliari dal 1989, la figlia dell’eroe dell’indipendenza birmana non desiste.
Nel 1983 John Ware realizzò per la televisione un ritratto al vetriolo del leader del Sinn Fein. Oggi è autore di un nuovo servizio televisivo sul dirigente irlandese. Ma i tempi sono cambiati e con loro, secondo Ware, è cambiato anche Adams.
Il più importante quotidiano egiziano sarebbe ben contento di sfuggire al suo soprannome di Gazzetta ufficiale. Ma non è sempre facile stare in equilibrio tra un’indipendenza concessa dall’alto e le richieste del potere.
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