Il presidente brasiliano corre per un secondo mandato. Malgrado gli scandali per corruzione, ha conquistato la fiducia dei mercati e il cuore dei poveri. E potrebbe vincere ancora
Il 1 ottobre i brasiliani votano per eleggere il nuovo presidente. Lula è il candidato favorito. Nonostante gli scandali che hanno travolto il suo partito
Spiagge candide e foreste impenetrabili, villaggi addormentati e una rumorosa capitale, alberghi esclusivi e campeggi spartani. Il Madagascar è un paese povero, ma la varietà è la sua ricchezza
Le foto di Pieter ten Hoopen
La prossima settimana niente Internazionale: aderiamo allo sciopero della Federazione nazionale della stampa. Ma non siamo contenti. Né come giornalisti, da quasi 580 giorni senza contratto. Né per i lettori, che vengono puniti per colpire gli editori. Gli scioperi penalizzano in particolare i giornali come il nostro, che devono gran parte dei loro ricavi alle vendite in edicola e agli abbonamenti – dunque ai lettori. Mentre colpiscono decisamente meno quei giornali, la maggior parte, che vivono soprattutto grazie alla pubblicità. Perché le copie non vendute con lo sciopero non sono recuperabili, mentre la pubblicità che non esce oggi può uscire domani. È urgente che i sindacati trovino nuove forme di lotta, senza mettere a rischio il delicato rapporto tra giornali e lettori. In Italia e all’estero ci si chiede “chi ha ucciso i giornali”. Sarebbe davvero triste se tra i colpevoli ci fosse il sindacato dei giornalisti. Leggi
Palm Island ha un record: è il posto più pericoloso del mondo. Soprattutto per gli aborigeni, vittime di abusi e discriminazione. La storia di un’ingiustizia annunciata
– Pronto, ciao, come stai?
– Bene e tu?
– Non c’è male… Senti, ma tu la stai seguendo questa storia delle intercettazioni?
– Un po’, ma è difficile dare un giudizio.
– Sì, Berlusconi paladino della privacy fa davvero ridere. Ovviamente vuole solo impedire la pubblicazione di telefonate imbarazzanti e ostacolare i giudici.
– Secondo me però anche i giornali hanno un problema e sono preoccupati soprattutto di non poter più pubblicare le telefonate di politici e calciatori, che gli fanno aumentare le vendite.
– Tra l’altro vorrei sapere chi gliele passa, le intercettazioni, chi gliele vende.
– Ho letto che all’estero è difficilissimo fare le intercettazioni e i giornali stranieri non le pubblicano mai.
– Però alla fine è meglio un’intercettazione in più che una in meno: i leader politici devono essere nudi.
– Che schifo: te li immagini, tutti nudi? Comunque, non sono d’accordo: anche loro hanno diritto alla privacy.
– Ma poi perché il parlamento deve perdere tempo con le intercettazioni mentre il paese va a rotoli?
– Hai ragione. Anche noi dovremmo occuparci d’altro.
– A proposito, devo dirti una cosa.
– Cosa?
– No, te la spiego di persona quando ci vediamo.
– Ok, meglio.
– Ciao. Leggi
La scoperta di un traffico di lavoratori polacchi sfruttati e ridotti in schiavitù nei campi del foggiano ha fatto scattare decine di arresti.
Il nuovo premier divide tutti. Gli avversari lo definiscono un pericoloso nazionalista, per i suoi sostenitori è il leader che riporterà il paese sulla scena mondiale
Non è un leader carismatico ma piace agli operai, alla chiesa cattolica e agli imprenditori. La forza di Lula è essere inoffensivo
Un mio articolo non ha suscitato le reazioni che speravo, e questo mi ha profondamente deluso. Leggi
Il giornalista James Fallows ha passato due settimane sempre collegato a internet, navigando solo nei nuovi siti e servizi online chiamati web 2.0. Ecco i risultati del suo esperimento
Gli Stati Uniti accusano la Corea del Nord di fabbricare e spacciare milioni di dollari contraffatti con l’aiuto di banche, mafiosi ed ex terroristi. Pyongyang nega
Quando mi capita, divento sempre più cupa e mi convinco che non scriverò mai più nulla. Poi, non si sa da dove, ecco balenare un lampo di energia. Leggi
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