L’Africa, la guerra, la fuga. Il diario di Ishmael Beah
La giornalista americana Barbara Ehrenreich racconta che il sito di notizie Pasadena Now ha deciso di dare in outsourcing la redazione. E sta reclutando i suoi giornalisti in India. Non è una novità. Anche l’agenzia di stampa Reuters qualche anno fa decise di cercare a Bangalore le persone incaricate di seguire la borsa di Wall Street. Nel nome della globalizzazione, le industrie sono riuscite a delocalizzare di tutto. Senza che nessuno si lamentasse. Che succeda anche con i giornalisti non deve stupire più di tanto. In fondo Jayson Blair, il reporter del New York Times licenziato qualche anno fa, faceva proprio questo: diceva di essere in un posto mentre in realtà si trovava a casa sua. E non era il solo. Il punto semmai è un altro. Quando cominceremo a delocalizzare anche gli amministratori delegati? Magari un banchiere cinese o indiano vuole meno dei cinquanta milioni di euro che ha appena preso Matteo Arpe per andar via da Capitalia. Leggi
A dodici anni Ishmael è costretto ad arruolarsi e a combattere contro i ribelli in Sierra Leone. Ma riesce a salvarsi: accolto in un centro di recupero per bambini soldato, oggi racconta la sua storia
Hamas e Al Fatah hanno scatenato una guerra civile per il controllo della Striscia di Gaza. La prima vittima è la popolazione palestinese
Il rapporto tra religione e democrazia divide gli intellettuali europei. Come conciliare ragione e fede? Quali sono i limiti della tolleranza?
La chiesa perde fedeli. E un papa senza fantasia non trova niente di meglio che ripetere la solita solfa di scomuniche e fuoco eterno
A che punto sono le indagini sull’omicidio di Anna Politkovskaja? I servizi segreti ostacolano gli investigatori. E per i mandanti l’impunità è quasi certa. L’inchiesta di Le Monde
Chi pensa di conoscerla dai suoi monumenti si sbaglia. Scene da una metropoli che non si ferma mai
Ricordare il passato e immaginare il futuro sono attività cerebrali molto simili. È una scoperta che potrebbe spiegare alcuni paradossi della nostra memoria
In Danimarca quasi tutti hanno un lavoro e lo stato sociale funziona molto bene. Ma per proteggere questo modello il paese ha deciso di tenere fuori gli immigrati
Faceva il poliziotto a Rio de Janeiro. Poi una telefonata ha cambiato la sua vita. Oggi viaggia per l’America Latina consegnando riscatti milionari
A Naoshima, in Giappone, si respira l’arte. Non solo nei musei: edifici, installazioni e sculture decorano tutta l’isola
Le lingue più diffuse nei blog sono dieci. Al primo posto c’è il giapponese, ma online si discute anche in farsi, gallese e swahili. L’inglese ha perso il primato assoluto
Il fumetto di Squaz
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati