Continue interruzioni, testi sempre più brevi, informazioni superficiali. L’uso di internet trasforma il nostro cervello. L’accusa di Nicholas Carr. La risposta di Kevin Kelly
Ha scritto il romanzo arabo più venduto del mondo. Fa il dentista, vive al Cairo e ha una grande passione: la politica. Incontro con l’autore di Palazzo Yacoubian
I rom sono la più grande minoranza del continente: oltre dieci milioni di persone senza una nazione, relegati ai margini della società, costretti a vivere di elemosina. E vittime del razzismo, come dimostrano i recenti episodi italiani
È il quartiere più pericoloso di Città del Messico. Ma anche il più tradizionale. Qui vivono narcos, contrabbandieri e artisti. Tutti uniti dal culto per la santa Morte
Clay Shirky ha appena pubblicato un libro sui gruppi e la partecipazione collettiva. E se gli chiedete cosa sta facendo, vi risponderà che sta cercando il mouse
Le foto di Emiliano Mancuso
L’uso di internet trasforma il nostro cervello. Assorbiamo più informazioni di prima, ma in modo più superficiale. E stiamo perdendo la capacità di riflettere e di concentrarci sui testi lunghi
In Giappone, tra le foreste della penisola di Shiretoko, abitano gli ainu. Che puntano sull’ecoturismo per conservare le loro tradizioni
I gorilla sono in pericolo, ma lo sarebbero ancora di più se non fossero diventati un richiamo, molto costoso, per turisti. Leggi
“Gayatri”, mi sono detta, “stai scrivendo le tue memorie. Pensa alla bisnonna e per una volta prova a lasciar perdere l’analisi storica”
In Bangladesh un gruppo di ingegneri olandesi costruisce le infrastrutture che servono a proteggere il paese dalle maree. Ma oltre all’acqua devono affrontare il caos politico
Irascibile e autoritaria, la governatrice di San Pietroburgo ha il merito di aver arricchito la città. Ma ha tagliato i fondi alla cultura e ai servizi sociali, e ha ridotto la libertà d’espressione
Ogni domenica sul New York Times c’è una pagina in cui si parla dei matrimoni celebrati in città durante la settimana. Sempre più spesso le persone appena divorziate chiedono di cancellare dall’archivio online del giornale l’articolo sulle loro nozze: in genere è il primo risultato che compare quando cercano il proprio nome su Google. L’archivio online del New York Times parte dal 1851. Quello del Times di Londra addirittura dal 1785: ci sono le inchieste su Jack lo squartatore (1 ottobre 1888) e la cronaca dell’esecuzione di Maria Antonietta (23 ottobre 1793). Internet sta cambiando il modo in cui scriviamo, leggiamo, pensiamo. Ma cambia anche i destinatari. Prima l’articolo uscito su un quotidiano durava lo spazio di un mattino. Oggi dura per sempre: scriviamo per un lettore che abita nel futuro. Aumentano le responsabilità dei giornalisti. Ma viene anche calpestato un diritto sacro di ogni essere umano: il diritto all’oblio. Leggi
L’ebook e il print on demand stanno cambiando, forse definitivamente, il mercato dell’editoria. E i colossi del settore dovranno vedersela con Amazon
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