La vittoria di Barack Obama. Le reazioni negli Stati Uniti e in Europa. In regalo: le prime pagine dei quotidiani americani
Nel discorso di Chicago, dopo la vittoria, era davvero commosso. Con quello di marzo sulla razza, a Filadelfia, ha scritto una pagina di storia. Il discorso di Washington, invece, è stato un po’ piatto, poco inventivo dal punto di vista retorico, poco appassionante e poco emozionante. Neanche una parola sul Medio Oriente. Non ha parlato della Cina, dell’America Latina o dell’Europa. Sull’economia poteva permettersi qualcosa di più. Sull’ambiente è stato corretto, ma nient’altro. Non ha mai pronunciato la parola internet: irriconoscente, dopo tutti i soldi che ha raccolto grazie alla rete. Insomma, un compitino, troppo astratto, senza guizzi. Sui blog e nei giornali americani, le critiche si sprecano. Va bene. Però, elencando le religioni americane, Obama ha aggiunto i “non believers”, i non credenti. E ha detto che ridarà alla scienza il posto che le spetta. Non è affatto poco, per un presidente che aveva appena giurato sulla Bibbia. Leggi
In occasione degli ottant’anni di Carlos Fuentes, il mensile Nexos dedica un intero numero al grande scrittore. L’intervento di Elena Poniatowska
Cina, Singapore, Qatar, Kuwait: i fondi d’investimento pubblici dei paesi emergenti acquistano le aziende occidentali. Libero mercato o pericolo mortale?
Dalla crisi degli hedge fund alle speculazioni sui mercati monetari. Cinque nuove minacce potrebbero aggravare l’instabilità della finanza globale. L’analisi della Zeit
I repubblicani hanno pagato la crisi finanziaria mondiale, scrive il Wall Street Journal. Ma adesso tocca al partito democratico dimostrare di saper gestire il potere
Per affrontare i cambi di temperatura è inutile riempire la valigia di maglioni: l’ideale è vestirsi a strati. Leggi
Hitchcock girò a San Francisco uno dei suoi capolavori, La donna che visse due volte. Tour nei luoghi che cinquant’anni fa contribuirono al successo della pellicola
Centinaia di amici, ogni dettaglio della vita reso pubblico online, nessuna privacy. Siti come Facebook e Twitter creano nuovi modelli di socialità. Che possono aiutarci a conoscere meglio noi stessi e gli altri
Un fumetto di François Ayroles
Barack Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Una vittoria storica per un afroamericano, ma anche un momento difficile per governare il paese. I commenti della stampa di tutto il mondo
La Repubblica Democratica del Congo è ancora al centro di una catastrofe umanitaria. Città assediate e distrutte, milioni di profughi, epidemie. Si poteva evitare?
In un momento cruciale della sua storia, l’America ha scelto di cambiare. Il presidente nero incarna un nuovo spirito di patriottismo, impegno e responsabilità
La sua bravura in cucina l’ha resa famosa. E poi l’ha salvata dai debiti. Oggi una commedia teatrale racconta la vita della regina delle torte di Hong Kong
Oggi è uno di quei momenti della storia in cui vale la pena di fermarsi a riflettere su alcuni fatti fondamentali
Per salvare l’ambiente dobbiamo imparare a viaggiare meno. Per alcuni sarà una rinuncia. Per altri, la conquista del diritto di non emigrare
Gli Stati Uniti devono recuperare i valori calpestati negli anni di Bush. Per farlo hanno scelto un leader attento e preparato. Che sarà capace di rappresentare l’intero paese
Lo hanno fatto davvero. gli americani hanno scelto il cambiamento, per se stessi e per il mondo. Hanno eletto Barack Obama
L’America ha scelto l’uomo giusto. Ora Obama dovrà riuscire a trasformare questo momento straordinario in realtà quotidiana, scrive il direttore di Le Monde
Per Giorgio Napolitano la seconda guerra mondiale non è finita. L’articolo della Frankfurter Allgemeine che ha causato sconcerto in Italia e imbarazzo in Germania
Passare ore a modificare il proprio profilo è narcisismo. E ci allontana dagli altri. L’unico modo per tornare alla vita reale è spegnere il computer e uscire di casa
Più di due miliardi e mezzo di persone non hanno un gabinetto. Quasi il 90 per cento dei liquami non è trattato. Il mondo sta per collassare sotto un mare di escrementi
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