Scrive per raccontare come si vive davvero nell’isola di Castro. Il suo blog ha migliaia di lettori in tutto il mondo. L’avventura di Yoani Sánchez
Scrittrice e storica, ha passato tutta la sua vita tra Kabul e Peshawar. In un archivio custodisce migliaia di documenti sulla storia afgana
Consigliare una lettura può determinare il futuro di un’amicizia. Consigliarne quaranta è pura presunzione. Per Nick Hornby è un esercizio irresistibile
Ha cominciato a scrivere nel 2007 per rompere il silenzio che circonda Cuba. Oggi il suo blog ha migliaia di visitatori in tutto il mondo. E sta per diventare un libro. L’avventura di Yoani Sánchez
I terremoti non sono una novità per l’Abruzzo, che era già stato colpito in passato. La regione si trova nella zona in cui collidono le placche tettoniche di Africa ed Europa
Un fumetto di Joanna Hellgren
Siamo sicuri che quando non facciamo nulla il nostro cervello stia riposando? È stato scoperto un network cerebrale che si attiva appena ci fermiamo e che ci fa sognare a occhi aperti
Il latte che beviamo viene da animali cresciuti come atleti. Ed è stato scomposto e ricomposto. Dietro le quinte di un’industria ad alto rendimento
La Grecia è ancora paralizzata da un’ondata di proteste senza precedenti. Cominciate quattro mesi fa dopo la morte di un quindicenne ucciso dalla polizia. Il reportage dell’Observer
Anticipare l’arrivo dei terremoti è impossibile. Sono stati sviluppati alcuni metodi che però non sono ancora affidabili
Hanif Kureishi a Venezia con la famiglia. Harry’s Bar, gruppo ska alla Giudecca e due chiacchiere con la figlia di Arnold Schönberg
Una piccola località di trecento abitanti vicino all’Aquila è stata rasa al suolo dal sisma. I suoi abitanti hanno perso tutto. Il reportage del Guardian da Onna
La politica dell’escalation non porterà alla pace in Afghanistan e nel resto della regione. Leggi
Il terremoto dell’Aquila ha mostrato due volti dell’Italia. Da un lato aiuti efficienti e una grande solidarietà per le vittime. Dall’altro una colpevole disattenzione per i pericoli sismici del territorio
Le foto di Rafael Trobat con un testo di Christian Caujolle
I giornali e le tv raccontano le tragedie con il solito rituale. Attraverso le immagini del dolore e le polemiche
“Fortino direi… Io a Lanciano l’ho sentito fortissimo… Danni a Roma?… A San Salvo bello forte… Roma, 6 piano, piuttosto forte… Anche a Silvi si è sentito bello forte… A Napoli la gente è per strada, lunghissima e ondulatoria… In provincia di Foggia si è sentito forte, il lampadario ha ballato fino a qualche minuto fa…”. Poco dopo le tre e trentadue della notte del 6 aprile, i siti di social networking come Twitter, FriendFeed e Facebook hanno battuto i grandi quotidiani, le agenzie di stampa, le principali reti televisive. Che si tratti delle prime testimonianze di un violento terremoto o della cronaca da un’isola caraibica, i mezzi di informazione tradizionali non sono più il primo posto dove istintivamente andiamo a cercare le notizie. Certo, molte aree del pianeta sono ancora al buio, ma è solo questione di tempo e in rete arriveranno anche un blogger nordcoreano o uno ruandese. Ai giornali e ai giornalisti resta il compito di approfondire e soprattutto dare un senso. Non è poco. Leggi
I traduttori più bravi sono colti, creativi e diplomatici. Ma il loro lavoro spesso non viene apprezzato da nessuno. Nemmeno dagli scrittori
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