Cinque ragionevoli proposte per evitare la scomparsa delle Nazioni Unite. Un saggio di Paul Kennedy e Bruce Russett.
Come vivono i giovani in Cina oggi? Come sono cambiati i loro desideri, le loro aspettative e i loro valori? Un’inchiesta, condotta tra il 1992 e il 1993, tenta di rispondere a queste domande. E svela i timori per la trasformazione delle nuove generazioni.
I giovani di Gimini, un villaggio dell’altopiano Dogon, emigrano nelle città. Quello che un tempo offriva la terra non basta più. Molti mandano un po’ di soldi a casa, alcuni vanno e vengono, altri non tornano più. Le foto di Mike Goldwater.
Ufficialmente abolita nel 1980, in Mauritania la schiavitù fa ancora sentire il suo peso. E gli affrancati scontano le conseguenze di pregiudizi secolari. Dalla pagina letteraria di Le Calame, il racconto di un amore impossibile tra una ragazza di casta elevata e un ex schiavo.
Rabbinici o musulmani che siano, i tribunali religiosi deliberano in Israele sulle questioni familiari. Matrimonio, divorzio e custodia dei figli sono così sottoposti al duplice giudizio della religione e dello Stato. Rendendo ancora più difficile la vita alle palestinesi israeliane.
Le donne vogliono poter decidere anche loro gli indirizzi e gli strumenti della ricerca contro i tumori. È una questione di democrazia, spiega Charles Weijer su The Sciences. E permetterà ai ricercatori di attingere alla saggezza della gente che vive con il cancro.
“Dato che nessuno è in grado di prevedere cosa succederà in futuro al nostro pianeta, non vale forse la pena di investire un po’ del capitale dell’umanità per sottoscrivere una polizza di assicurazione a favore del mondo - che è quello che dovrebbero essere le Nazioni Unite.
Secondo l’economista Paul Krugman, la distanza che separa i ricchi dai poveri non si sta affatto accorciando. Ma i conservatori fanni di tutto per negare questa scomoda realtà. “Pensano forse che la loro dottrina sia così fragile da non resistere alla forza della verità?”
Da un sondaggio condotto in America Latina risulta che la maggioranza dei cittadini è favorevole alla democrazia. Ma molti di loro, in certi casi, ritengono necessario un governo “forte”. È il segno di un “autoritarismo sociale” che forse non è estraneo ai problemi del continente.
Il Tatarstan ha suscitato molte preoccupazioni durante la “sollevazione separatista” che ha scosso la Federazione russa nel 1991-92. Poteva diventare un’altra Cecenia. Ma poi è stato raggiunto un accordo, fondato sulla nomenklatura che si ricicla con il sostengo di Mosca.
Nicholas Kristof, South China Morning Post.
Nel 1949 il grande regista sbarca sull’isola delle Eolie per riprendere il confronto fra due mostri sacri: Ingrid Bergman e il vulcano. Libération ha scelto di raccontare la storia di come è nato il film. E di come, alla fine, sia il vulcano il vero protagonista della pellicola.
La città bosniaca è assediata da tre anni. Ma musulmani, serbi e croati continuano a vivere uno accanto all’altro. E il dramma quotidiano della guerra ha generato un nuovo fervore culturale, artistico e musicale in questo centro universitario pieno di giovani.
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