Più di due milioni di catalani, su 5,4 milioni di potenziali elettori, hanno partecipato domenica 9 novembre alla consultazione simbolica sull’indipendenza. Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha contestato la validità del voto
Il tribunale superiore di giustizia della Catalogna, in Spagna, ha aperto un’indagine nei confronti di Artur Mas, governatore della Catalogna, per aver organizzato un voto simbolico sull’indipendenza della regione il 9 novembre 2014. Sono 32 le procedure giudiziarie in atto contro Mas, a un mese dal referendum che era stato vietato dalla corte costituzionale. Afp
Il presidente catalano Artur Mas ha detto che è arrivato il momento delle elezioni, l’ultimo strumento che resta dopo la consultazione del 9 novembre sull’indipendenza della Catalogna.
Il presidente ha preso atto che non esiste un margine per un referendum concordato con il governo centrale e ha detto che la condizione per convocare le elezioni è che si arrivi al referendum sul futuro della Catalogna, intendendo quindi le elezioni come “uno strumento per fare il referendum”.
Recentemente la procura spagnola aveva annunciato di voler denunciare il presidente catalano Artur Mas per la consultazione del 9 novembre sull’indipendenza della Catalogna. Ansa
La procura spagnola ha deciso di denunciare il presidente catalano Artur Mas per la consultazione del 9 novembre sull’indipendenza della Catalogna.
Le accuse sono rivolte anche alla vice di Mas, Joana Ortega, e alla ministra dell’istruzione catalana Irene Rigau. I tre politici dovranno affrontare accuse che vanno dalla disobbedienza all’intralcio alla giustizia all’abuso di fondi pubblici.
Il procuratore generale Eduardo Torres-Dulce ha consultato una commissione composta da 24 magistrati e tutti tranne due hanno votato a favore dell’azione legale. Il caso sarà portato davanti all’alta corte di giustizia della Catalogna. Bbc
Alla fine i catalani hanno votato. Non tutti, però: due milioni e duecentomila persone, il 35 per cento dell’elettorato. Secondo i conteggi effettuati con sorprendente rapidità dagli organizzatori, l’80,7 per per cento ha detto sì all’indipendenza. “Una farsa” per Madrid, “un successo totale” per Artur Mas e gli indipendentisti. Leggi
L’80,72 per cento degli oltre due milioni di catalani che hanno partecipato alla consultazione sull’indipendenza della catalogna ha votato sì. I dati, aggiornati al 90 per cento dei voti scrutinati, sono stati diffusi dalla vicepresidente della Genaralitat, Joana Ortega.
Le domande erano due. La prima riguardava l’ipotesi di dare alla Catalogna lo statuto di nazione, la seconda se concederle l’indipendenza. Ansa
Chiuse le urne in Catalogna, è cominciato il conteggio dei voti della consultazione sull’indipendenza. El País
Almeno due milioni di persone avevano votato alle 18 nella consultazione sull’indipendenza della Catalogna. Afp
Tra le 9 e le 13 ha votato più di un milione di persone nella consultazione simbolica sull’indipendenza. Lo ha detto la vicepresidente del governo regionale della Catalogna, Joana Ortega. I seggi chiuderanno alle 20. Afp
Il 9 novembre la più grave crisi degli ultimi decenni tra il governo centrale e i poteri locali compirà un nuovo balzo in avanti con la convocazione di una consultazione popolare in Catalogna sull’indipendenza della regione. Leggi
La corte costituzionale spagnola ha sospeso all’unanimità la consultazione simbolica sull’indipendenza della Catalogna, che era prevista per il 9 novembre al posto del referendum indipendentista. Ansa
Il governo spagnolo ha deciso di ricorrere alla corte costituzionale per vietare il voto simbolico sull’indipendenza della Catalogna previsto per il 9 novembre.
La decisione è stata presa durante un consiglio dei ministri. La vicepresidente Soraya Sáenz de Santamaría ha dichiarato che la sospensione della consultazione indetta dal governo catalano entrerà subito in vigore, prima della sentenza della corte.
Il consiglio di stato spagnolo ha giudicato illegale il voto simbolico sull’indipendenza previsto per il 9 novembre in Catalogna.
Il parere è arrivato alla vigilia della discussione del consiglio dei ministri sul tema. In una conferenza stampa il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha detto:
Se il governo deciderà di contestare il voto, toccherà alla corte costituzionale stabilire un’eventuale sospensione della consultazione. Afp
Decine di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Barcellona, in Catalogna, per chiedere un nuovo referendum sull’indipendenza.
Il governatore della Catalogna Artur Mas ha annunciato che entro tre mesi ci saranno nuove elezioni per scegliere un nuovo parlamento locale. El País
Il governo della Catalogna ha annunciato che non si terrà il referendum per l’indipendenza previsto per il 9 novembre.
Il governatore della Catalogna Artur Mas ha detto che al posto del referendum, definito incostituzionale da Madrid, si terrà una consultazione. Il mese scorso il governo spagnolo aveva chiesto alla corte costituzionale di dichiarare illegale il referendum.
Secondo Mas, la consultazione proposta non è illegale e i risultati si sapranno il 10 novembre.
Secondo le autorità locali, quasi due milioni di persone hanno invaso le strade di Barcellona l’11 settembre per chiedere la secessione dalla Spagna al referendum previsto per il 9 novembre che non è stato autorizzato da Madrid. Leggi
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