Il giornalista stava indagando sull’omicidio delle tre suore italiane. Alla notizia della sua liberazione migliaia di persone si sono ritrovate davanti alla sede di Radio publique africaine (Rpa)
Bob Rugurika, giornalista e direttore di Radio publique africaine (Rpa) ha ottenuto la libertà provvisoria, ma prima dovrà pagare una cauzione di 15 milioni di franchi burundesi, circa ottomila euro. In carcere dal 20 gennaio, il giornalista è stato accusato di complicità nell’omicidio di tre suore italiane, uccise nel settembre del 2014 a Bujumbura.
Rugurika stava indagando sull’omicidio e aveva intervistato in radio un testimone anonimo che accusava le forze di sicurezza burundesi. Secondo l’indagine di Rpa le tre italiane sono state uccise per motivi “politico-finanziari”, con il coinvolgimento dell’ex capo dei servizi segreti Adolphe Nshimirimana.
La decisione di concedere la libertà su cauzione per Rugurika arriva mentre in Burundi è in corso la missione della Federazione internazionale per i diritti umani che aveva fatto pressione sul governo per il rilascio del giornalista. Radio France International
In Burundi il giornalista radiofonico Bob Rugurika, direttore di Radio publique africaine (Rpa), è stato arrestato e messo in una cella di isolamento, è accusato di aver aiutato l’assassino di tre suore italiane, uccise in Burundi il 7 settembre del 2014. Secondo Human Rights Watch (Hrw), le autorità non hanno fornito motivazioni valide per giustificare l’arresto.
Il giornalista stava indagando sull’omicidio delle tre suore italiane e aveva interrogato una fonte anonima che aveva accusato dell’omicidio uno dei capi dei servizi segreti del paese e aveva detto che le forze di sicurezza del paese erano coinvolte nell’omicidio. Rugurika è stato più volte vittima di minacce per il suo lavoro, afferma Hrw. Human Rights Watch, Lapresse
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