Meno della metà degli elettori ha votato ai ballottaggi delle comunali di domenica 14 giugno: è andato alle urne solo il 47,1 per cento di chi ne aveva diritto. Il centrosinistra è stato sconfitto a Venezia, Arezzo, Matera, Nuoro, Gela ed Enna e ha vinto invece a Trani, Macerata, Mantova, Segrate e Lecco
Domenica 14 giugno si è svolto il secondo turno delle elezioni comunali in undici capoluoghi di provincia. Ecco chi ha vinto:
Arezzo
Alessandro Ghinelli, centrodestra, 50,8 per cento
Matteo Bracciali, centrosinistra, 49,1 per cento
Chieti
Umberto di Primio, centrodestra, 55 per cento
Luigi Febo, centrosinistra, 44,9 per cento
Enna
Maurizio Dipietro, lista civica, 51,8 per cento
Vladimiro Crisafulli, centrosinistra, 48,1 per cento
Fermo
Paolo Calcinaro, lista civica, 69,9 per cento
Pasquale Zacheo, centrosinistra, 30 per cento
Lecco
Virginio Brivio, centrosinistra, 54,3 per cento
Alberto Negrini, centrodestra, 45,6 per cento
Macerata
Romano Cerancini, centrosinistra, 59,1 per cento
Deborah Pantana, centrodestra, 40,8 per cento
Mantova
Mattia Palazzi, centrosinistra, 62,5 per cento
Paola Bulbarelli, centrodestra, 37,4 per cento
Matera
Raffaello De Ruggieri, centrodestra, 54,5 per cento
Salvatore Adduce, centrosinistra, 45,4 per cento
Nuoro
Andrea Soddu, liste civiche, 68,3 per cento
Alessandro Bianchi, centrosinistra, 31,6 per cento
Rovigo
Massimo Bergamin, Lega nord, 59,7 per cento
Nadia Romeo, centrosinistra, 40,2 per cento
Trani
Amedeo Bottaro, centrosinistra, 75,7 per cento
Antonio Florio, liste civiche, 24,2 per cento
Venezia
Luigi Brugnaro, centrodestra, 53,2 per cento
Felice Casson, centrosinistra, 46,7 per cento
Il Partito democratico ha perso in alcuni dei più importanti comuni siciliani al ballottaggio, mentre ha vinto a Marsala e Carini. In calo l’affluenza che si è fermata al 49,9 per cento, 16 punti in meno rispetto al primo turno.
Enna. Nell’unico capoluogo di provincia al voto in Sicilia, è stato eletto sindaco Maurizio Dipietro, sostenuto da quattro liste civiche, che ha riportato il 51,8 per cento dei consensi (7.425 voti). Dipietro ha avuto la meglio sull’ex senatore Vladimiro Crisafulli del Pd, dato per favorito alla vigilia delle elezioni, che si è fermato al 48,1 per cento delle preferenze (6.885 voti).
Gela. Il candidato del Movimento 5 stelle, Domenico Messinese, è il nuovo sindaco della città. Messinese ha raccolto più del 64 per cento dei voti, mentre il suo rivale, il sindaco uscente Angelo Fasulo, sostenuto dal Pd e da altre tre liste, tra cui il Megafono del presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, ha raccolto poco più del 35 per cento delle preferenze.
Augusta. La candidata del Movimento 5 stelle Cettina Di Pietro ha vinto con il 70 per cento dei voti.
Marsala. È Alberto Di Girolamo, del centrosinistra, il nuovo sindaco di Marsala. Al ballottaggio, Di Girolamo ha trionfato con il 68 per cento dei voti, pari a 15.794 preferenze, mentre lo sfidante Massimo Grillo si è fermato a quota 7.438 voti pari al 32 per cento.
Carini. Con il 60,4 per cento delle preferenze, il candidato del Partito democratico Giuseppe Monteleone è il nuovo sindaco di Carini.
Maria Concetta Di Pietro, candidata del Movimento 5 stelle, è la nuova sindaca di Augusta, in provincia di Siracusa. Con 31 sezioni scrutinate su 41, Di Pietro ha raccolto il 75 per cento delle preferenze. Domenico Paci, l’altro candidato sostenuto da cinque liste civiche, si è fermato al 24,9 per cento. Askanews
Il candidato del Movimento 5 stelle, Domenico Messinese, è il nuovo sindaco di Gela. Con 69 sezioni scrutinate su 71, Messinese ha raccolto il 64,5 per cento dei voti. L’altro candidato, il sindaco uscente Angelo Fasulo (sostenuto dal Pd e da altre tre liste, tra cui il Megafono del presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta) ha raccolto il 35,4 per cento delle preferenze. Gela è la città dov’è nato Rosario Crocetta, eletto sindaco nel 2002 e nel 2007. Askanews
Maurizio Dipietro è il nuovo sindaco di Enna. Il candidato di centrodestra, sostenuto da quattro liste civiche ha raccolto il 51,8 per cento di preferenze, battendo il candidato di centrosinistra Mirello Crisafulli, che si è fermato al 48,1 per cento. Per Dipietro hanno votato 7.425 persone, per Crisafulli 6.885. Askanews
Sulla laguna veneta finisce un’epoca. L’ex magistrato Felice Casson, giudicato alle primarie il candidato piú idoneo a far dimenticare il disastro politico del Mose, inciampa al ballottaggio. Ma il segnale più minaccioso per Renzi è quello della destra che vince quando si presenta unita. Leggi
Il sistema informatico della regione Sicilia è bloccato da ieri sera. Il problema riguarda anche il sito dell’amministrazione, che pubblica i dati relativi ai ballottaggi. Il blocco potrebbe causare ritardi nella comunicazione dei risultati.
A causare lo stallo ci sarebbero i mancati pagamenti della regione nei confronti della partecipata Sicilia e-Servizi, guidata da Antonio Ingroia, che hanno causato la sospensione del servizio. I disagi stanno riguardando anche i servizi di prenotazione delle aziende sanitarie provinciali, i pagamenti dei ticket e della ragioneria centrale.
Meno della metà degli elettori ha votato ieri ai ballottaggi delle comunali: solo il 47,1 per cento di chi ne aveva diritto è andato alle urne. Al primo turno l’affluenza era stata del 63,21 per cento. Il centrosinistra guidato dal Partito democratico ha perso a Venezia, Arezzo, Matera e Nuoro e ha vinto invece a Trani, Macerata, Mantova e Lecco. La destra coalizzata ha eletto il suo candidato a Fermo e Chieti. Un risultato deludente per il partito di Matteo Renzi a cui restano quattro capoluoghi dei sette che amministrava.
La sconfitta più clamorosa per la sinistra è quella di Venezia dove si votava dopo un anno di commissariamento dovuto all’inchiesta sul Mose che aveva portato all’arresto dell’ex primo cittadino Giorgio Orsoni. Dopo 22 anni di sindaci di sinistra, i veneziani hanno eletto l’imprenditore Luigi Brugnaro, alla guida di una coalizione di liste civiche con Forza Italia. Sarà sindaco con il 53,2 per cento dei voti, ottenuti anche grazie ai consensi della Lega che si sono concentrati su di lui al secondo turno. Perde Felice Casson, senatore del Pd, ex magistrato, che al primo turno aveva ottenuto il 38 per cento dei consensi, dieci punti in più del rivale forzista. Stesso ribaltamento anche ad Arezzo, dove la candidata del centrodestra, Alessandra Ghinelli ha superato il candidato del centrosinistra Matteo Bracciali.
In Sicilia si vota anche oggi dalle 7 alle 15. Per questo il dato sull’affluenza diffuso alle 23 di ieri sera dal ministero dell’interno non tiene conto della partecipazione dei siciliani. Proprio lì si sta tenendo un altro duello importante di questa tornata amministrativa, quello di Gela, città amministrata per anni dall’attuale governatore della regione, Rosario Crocetta: parte in testa il candidato del Movimento 5 stelle Domenico Messinese, inseguito da Angelo Fasulo del Pd.
Più di due milioni di cittadini sono chiamati alle urne per il turno di ballottaggio che riguarda dodici dei diciassette capoluoghi andati al voto il 31 maggio e 78 comuni. Tra questi tredici sono in Sicilia, dove i seggi saranno aperti anche domani dalle 7 alle 15. Alle 12, è stata registrata un’affluenza in calo rispetto al primo turno: aveva votato il 13,85 per cento, contro il 19,52 per cento del primo turno alla stessa ora. Nella maggior parte dei capoluoghi, al primo turno i candidati di centrosinistra hanno ottenuto più voti rispetto a quelli di centrodestra senza però superare il 50 per cento.
La sfida più importante è a Venezia, commissariata dopo lo scandalo del Mose, il progetto per difendere la città dall’acqua alta, e l’arresto del sindaco Giorgio Orsoni, avvenuto il 4 giugno dell’anno scorso. Al primo turno l’ex magistrato e senatore del Partito democratico (Pd) Felice Casson ha ottenuto il 38 per cento delle preferenze, contro il 28 per cento dell’imprenditore Luigi Brugnaro, candidato di Forza Italia e Nuovo centrodestra, che ha avuto il sostegno della Lega nord. Anche a Rovigo la candidata di centrosinistra Nadia Romeo ha ottenuto più voti del suo avversario di centrodestra Massimo Bergamin: 23,99 contro 18,64 per cento.
Ad Arezzo i punti di vantaggio di Matteo Bracciali, del centrosinistra, sull’avversario Alessandro Ghinelli al primo turno sono quasi dieci, mentre a Fermo Pasquale Antonio Zacheo può contare su soli due punti in più rispetto all’avversario Paolo Calcinaro. A Matera i cittadini devono scegliere tra il sindaco uscente Salvatore Adduce, del Pd, e Raffaello Giulio De Ruggeri, appoggiato da diverse liste civiche. A Chieti invece avanti al primo turno è il candidato del centrodestra Umberto Di Primio, che sfida Luigi Febo del Pd.
Al ballottaggio sono anche cinque candidati del Movimento 5 stelle: si tratta di Rosa Capuozzo, che a Quarto (Napoli) affronta Gabriele Di Criscio; Cettina Di Pietro, ad Augusta (Siracusa) contro Domenico Paci; Roberto Falcone, a Venaria (Torino) contro Salvatore Ippolito del Pd, avanti al primo turno; Domenico Messinese, a Gela (Caltanissetta) contro Angelo Fasulo del Pd; Sean Christian Wheeler, a Porto Torres (Sassari) contro Luciano Mura del Pd.
Si andrà al ballottaggio nella maggior parte dei 17 comuni capoluogo dove si è votato il 31 maggio per le elezioni comunali. Il secondo turno si terrà il 14 giugno. Ecco come sono andate le elezioni nei principali capoluoghi.
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