Almeno 23 persone sono morte per le inondazioni e i tornadi che hanno colpito il sud degli Stati Uniti, in particolare il Texas e l’Oklahoma. Il governatore del Texas Greg Abbott ha dichiarato lo stato di emergenza in ventiquattro contee
È salito a 23 morti il bilancio delle vittime delle alluvioni che hanno colpito il sud degli Stati Uniti, in particolare il Texas e l’Oklahoma. L’emergenza meteo è scoppiata lo scorso fine settimana, dopo le forti piogge e i tornadi che si sono abbattuti sulla regione. Ancora nove i dispersi in Texas.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama oggi è atteso per una visita al Centro nazionale degli uragani di Miami, dove parlerà di come il governo e le comunità locali possono affrontare i cambiamenti climatici. Dopo le alluvioni Obama ha promesso assistenza economica ai singoli stati.
Secondo le previsioni dei meteorologi, in questa stagione ci saranno undici tempeste, di cui fino a sei potrebbero trasformarsi in uragani.
Almeno undici persone sono morte per le inondazioni e i tornadi che hanno colpito il sud degli Stati Uniti, in particolare il Texas e l’Oklahoma. Trenta persone risultano ancora disperse. Il governatore del Texas Greg Abbott ha dichiarato lo stato di emergenza in ventiquattro contee, chiedendo a duemila di residenti di lasciare le proprie case.
Le città più colpite sono quelle di San Marcos e Wimberley, vicino al fiume Blanco, che si è alzato fino a raggiungere il livello di 12 metri, il più alto dal 2010. Circa 150mila abitazioni sono rimaste senza rete elettrica.
Nella città di Ciudad Acuña, in Messico, al confine con il Texas, sono morte 14 persone per il passaggio di un tornado.
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