Attorno alle 22 del 15 luglio un gruppo di militari ha dichiarato di aver preso il potere in Turchia. Migliaia di persone sono scese in strada per bloccare i carri armati che avevano circondato il parlamento di Ankara, bloccato l’aeroporto Atatürk e il ponte sul Bosforo a Istanbul. Sono rimaste uccise almeno 290 persone. Dopo una notte di combattimenti, i golpisti si sono arresi.
Dopo il fallito colpo di stato del 15 luglio, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha ordinato un giro di vite contro i presunti simpatizzanti dei golpisti che ha riguardato almeno 58mila persone tra giudici, insegnanti, funzionari pubblici e soldati. Leggi
Il 15 luglio in Turchia c’è stato un tentativo di colpo di stato da parte di un gruppo di militari. Dopo una notte di combattimenti, i golpisti si sono arresi. Ecco un riassunto degli ultimi avvenimenti. Leggi
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza ieri sera a Istanbul, Ankara e Izmir per celebrare il fallimento del colpo di stato militare del 15 luglio.
Oggi si riunisce il governo in seduta straordinaria, mentre in tutto il paese continuano le ritorsioni su esercito e magistratura: finora sono state arrestate circa seimila persone, tra cui cinquanta ufficiali solo nella mattina del 17 luglio, e circa tremila giudici e pubblici ministeri sono stati sospesi, con l’accusa di aver sostenuto il golpe.
Il presidente Recep Tayyip Erdoğan sta purgando tutti quelli che considera vincolati a Fethullah Gülen, un religioso molto influente nel paese che vive in Pennsylvania, negli Stati Uniti. L’imam nega il suo coinvolgimento, ma le autorità turche concentrano le accuse su di lui.
Il primo ministro Binali Yıldırım ha dichiarato che nessun paese che ospita Gülen può essere considerato amico della Turchia. Erdoğan ne ha chiesto l’estradizione e il ministro del lavoro ha suggerito che gli Stati Uniti siano dietro al tentativo di sovvertire il governo turco.
Il segretario di stato John Kerry ha replicato chiedendo ad Ankara di non fare “insinuazioni pubbliche” sul coinvolgimento statunitense, affermazioni “assolutamente false e dannose” per le relazioni tra i due paesi.
Con il tempo, il presidente Erdoğan sarebbe diventato sempre meno popolare. Prima o poi avrebbe perso le elezioni. Ma gli ufficiali turchi hanno fatto un grosso errore: non hanno avuto abbastanza fiducia nella democrazia per aspettare. Leggi
Il presidente turco è tornato a Istanbul dopo una notte di confusione e di violenza, che lascia quasi 200 morti tra i cittadini che si sono ribellati al colpo di stato. Ieri sera un gruppo di militari ha dichiarato in comunicato alla tv Ntv di aver preso il potere in Turchia. Carri armati, aerei ed elicotteri avevano circondato i palazzi delle istituzioni ad Ankara, bloccato i principali aeroporti e il ponte sul Bosforo di Istanbul. Leggi
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