Negli ultimi due mesi si sono intensificate le manifestazioni contro il progetto del governo di continuare le trivellazioni esplorative per estrarre il gas di scisto nel Sahara
In Algeria sono state organizzate nuove proteste contro il gas di scisto, all’indomani degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine che hanno causato decine di feriti a In Salah, circa duecento chilometri a sud della capitale. Nel sud dell’Algeria da due mesi si susseguono proteste quasi quotidiane contro il progetto del governo di continuare le trivellazioni esplorative per estrarre il gas di scisto nel Sahara.
Centinaia di persone hanno occupato di nuovo piazza Somoud (resistenza) a In Salah, sgomberata ieri dalla polizia. I manifestanti chiedono una moratoria del presidente Abdelaziz Bouteflika sullo sfruttamento del gas di scisto. La protesta è sostenuta da alcuni deputati dell’opposizione all’interno dell’assemblea nazionale. Afp
Centinaia di agenti hanno pattugliato le strade di Algeri per impedire una manifestazione contro il progetto di estrarre gas di scisto nel sud del paese. Nel centro della città il governo ha organizzato un evento di danza folcloristica. Alcune decine di persone sono comunque riuscite a esprimere il loro dissenso prima di essere arrestate.
La manifestazione era stata organizzata in occasione del 44˚ anniversario della nazionalizzazione dell’industria petrolifera. Una coalizione di gruppi dell’opposizione voleva cogliere l’occasione per protestare contro l’impatto ambientale dello sfruttamento delle riserve di gas di scisto. Nelle ultime sei settimane la questione ha sollevato diverse proteste, ma nella capitale le manifestazioni sono illegali. Ap
Il gruppo petrolifero algerino Sonatrach ha annunciato che continuerà le trivellazioni esplorative per estrarre il gas di scisto nel Sahara, nonostante le proteste delle popolazioni che vivono vicino ai giacimenti. L’Algeria conta di investire in modo massiccio nell’estrazione del gas di scisto per aumentare la sua produzione e far fronte alla crescita del consumo interno.
Il presidente del gruppo ha assicurato che le trivellazioni hanno l’obiettivo di valutare le risorse presenti nel sottosuolo del Sahara algerino e che l’azienda “non farà niente che possa danneggiare l’ambiente”. Afp
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