Secondo i dati annunciati dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati almeno 3.419 migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo da gennaio 2014, la traversata è diventa così la “strada più mortale del mondo”.
Cosa cambia nel soccorso ai migranti nel Mediterraneo, dopo la conclusione dell’operazione Mare nostrum? Per farsi un’idea, è di grande interesse ascoltare l’audizione dell’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, capo di stato maggiore della marina militare, nella seduta del 9 dicembre della commissione diritti umani presso il senato. Leggi
Sono 3.419 i morti in mare da gennaio a oggi nel tentativo di raggiungere l’Europa, 21.439 negli ultimi venticinque anni, secondo i dati di Fortress Europe, l’osservatorio delle vittime dell’immigrazione. Quest’anno le partenze hanno superato ogni record: 207.000 da gennaio, secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). La guerra in Siria, l’instabilità in Libia, la dittatura in Eritrea gonfiano i flussi e spingono molti a fuggire. Leggi
Almeno 3.419 migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo da gennaio 2014, la traversata è diventa così la “strada più mortale del mondo”. Lo ha annunciato l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Dall’inizio dell’anno, secondo i dati dell’Unhcr, sono più di 207mila i migranti che hanno tentato di attraversare il Mediterraneo, una cifra quasi tre volte superiore al record precedente del 2011, quando 70mila migranti erano scappati dal loro paese durante la primavera araba.
Con i conflitti in Libia, in Ucraina e nel sudest della Siria, l’Europa è attualmente la meta di un grande numero di migranti che arrivano via mare.
Quasi l’80 per cento delle partenze avvengono dalla costa libica e raggiungono l’Italia o Malta. La maggior parte dei migranti arrivati in Italia quest’anno viene dalla Siria (60.051), visto che il paese è attraversato da una guerra da oltre tre anni e mezzo e dall’Eritrea (34.561) da dove fuggono dalla repressione politica, dal servizio militare a vita e dai lavori forzati non retribuiti. Afp
I migranti che negli ultimi due anni sono arrivati sulle coste europee sono in gran parte richiedenti asilo: persone che, fuggite dal paese di origine, non possono o non vogliono tornare indietro per il timore di essere perseguitate per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche.
Se la richiesta di asilo è accettata, viene riconosciuto lo status di rifugiato.
Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oil), nel 2014 almeno 4.460 persone sono morte in tutto mondo durante il tentativo di migrare. Di queste, 3.180 sono affogate nel Mediterraneo.
È il doppio rispetto alle vittime del 2013 e secondo l’organizzazione l’aumento è dovuto ai civili in fuga dalle guerre in Siria, in Iraq e in Palestina.
Un portavoce dell’Oil ha spiegato che i migranti pagano fino a duemila dollari per imbarcarsi e spesso contattano i trafficanti attraverso decine di pagine Facebook create dalle organizzazioni criminali per pubblicizzare i loro servizi. Ap
Sono almeno 17 i morti del primo naufragio a sud di Lampedusa dall’inizio dell’operazione europea Triton, da quando è finita quella italiana Mare nostrum. La guardia costiera ha recuperato i cadaveri nel canale di Sicilia. Con l’aiuto della nave Etna della marina militare, sono stati soccorsi altri 76 profughi, a 40 miglia a nord di Tripoli e 150 miglia a sud di Lampedusa.
Proseguono nell’area le ricerche di eventuali dispersi. Le motovedette porteranno le salme a Porto Empedocle (Agrigento). Altre due imbarcazioni cariche di migranti sono state assistite in queste ore da navi della marina. La Driade ha prelevato 100 persone e la Cigala Fulgosi altre 102. RaiNews, la Repubblica
Di recente due collettivi situazionisti hanno inscenato delle proteste simboliche sul tema dell’immigrazione. La prima si chiama Zentrum für Politische Schönheit, il Centro per la bellezza politica. Ha sede a Berlino e si definisce una “squadra di assalto che esplora la bellezza morale e la grandezza umana nel campo della politica” nel segno di un “umanesimo aggressivo”. Leggi
Secondo la corte di Strasburgo l’Italia non offre sufficienti garanzie ai richiedenti asilo. Lo afferma una sentenza che chiede alla Svizzera di non respingere i richiedenti asilo in Italia se le autorità italiane non assicurano condizioni di vita dignitose.
La sentenza si riferisce al caso di una famiglia afgana arrivata nel 2011 in Italia e poi trasferita in Svizzera. Le autorità elvetiche ora vorrebbero rimandare la famiglia nel paese d’arrivo, cioè in Italia. Ansa
Triton lascerà i barconi al loro destino, i profughi annegheranno e l’Unione europea, che considera l’arrivo di uomini, donne e bambini un problema insormontabile, continua a girarsi dall’altra parte. Leggi
Cade nel vuoto l’appello lanciato in extremis dalle maggiori associazioni che in Italia lavorano al fianco dei migranti: l’operazione Mare nostrum chiude i battenti. Leggi
Il ministro dell’interno Angelino Alfano ha annunciato la fine della missione Mare nostrum. Al suo posto comincerà una missione di Frontex: Triton.
Ansa
In una conferenza stampa il ministro dell’interno annuncia che la missione Mare nostrum terminerà domani e al suo posto comincerà Triton. Ha detto Alfano:
Ansa
Dopo aver confermato la chiusura di Mare nostrum dal 1 novembre, il ministro dell’interno Alfano ha spiegato:
L’operazione di pattugliamento del Canale di Sicilia Mare nostrum sarà chiusa il 1 novembre. Lo ha annunciato il ministro dell’interno Alfano. Ansa
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