Il presidente russo è stato in visita all’Expo di Milano e ha incontrato le massime cariche istituzionali. Nel tardo pomeriggio è stato ricevuto in udienza dal papa. Obiettivo dichiarato della visita, tenere aperto il dialogo con l’Unione europea in vista del consiglio di fine giugno che deciderà sulle sanzioni
Papa Francesco ha chiesto a Vladimir Putin uno sforzo “grande e sincero” per raggiungere la pace in Ucraina. Ieri il presidente russo ha fatto visita a Città del Vaticano per un colloquio con il pontefice, durato circa un’ora e mezza.
In un comunicato stampa pubblicato dopo la riunione, il Vaticano ha dichiarato che sia Putin sia Francesco sono favorevoli “a ristabilire un clima di dialogo” nella regione e che la Russia e l’Ucraina dovrebbero rispettare il piano di pace firmato a Minsk.
Durante il vertice del G7 in Germania, Barack Obama ha chiesto all’occidente di imporre sanzioni più dure contro Mosca, nel caso di un peggioramento della crisi ucraina. Il vertice con papa Francesco è stato molto meno conflittuale, scrive il Guardian, ma il pontefice sembra aver assunto un approccio molto più diretto rispetto al passato nei confronti del leader russo.
Le sanzioni contro la Russia colpiscono le aziende italiane, “dobbiamo cercare di toglierle o usare altri strumenti, serve una via d’uscita”. Il messaggio lanciato da Vladimir Putin dall’Expo di Milano è arrivato nella stessa settimana in cui i leader del G7 hanno minacciato ulteriori punizioni economiche nei confronti di Mosca per il suo diretto coinvolgimento nel conflitto dell’Ucraina dell’est. Il presidente russo ha fatto leva su un rapporto privilegiato: l’Italia è il secondo partner commerciale della Russia in Europa, dopo la Germania, e il quarto a livello mondiale. Ma quali sono gli interessi economici italiani nella federazione russa minacciati dalle tensioni politiche derivanti dal regime di sanzioni? Leggi
Il presidente russo Vladimir Putin ha visitato insieme al presidente del consiglio Matteo Renzi l’esposizione internazionale di Milano, in occasione della Giornata nazionale della Russia. “Tra Italia e Russia esistono stretti rapporti da oltre 500 anni e insieme cooperiamo nell’arena internazionale, nell’interesse dei rispettivi paesi” ha dichiarato Putin, accompagnato in Italia dal ministro degli esteri russo Sergej Lavrov. “Siamo stati fra i primi a sostenere la domanda italiana di poter ospitare l’edizione 2015 dell’Expo” ha fatto notare Putin, ricordando che il padiglione russo è grande “oltre 4mila metri quadrati e mette in mostra il meglio del paese”. L’Italia è un “grande partner della Russia in Europa” ha detto ancora il presidente russo.
“Dall’Expo tutti insieme dobbiamo far ripartire la tradizionale amicizia tra Italia e Russia, per affrontare le sfide in cui abbiamo posizioni divergenti e quelle dove siamo insieme” ha sottolineato Renzi, seguito nella missione milanese dal ministro delle politiche agricole Maurizio Martina.
Il capo del governo ha ribadito la necessità di un impegno comune in politica estera: “Viviamo un quadro internazionale difficile, anche per questioni che non ci vedono uniti, ma che dovranno vederci sempre più dalla stesa parte, a cominciare dalla minaccia terroristica globale”.
Dopo una breve cerimonia i due leader hanno visitato i rispettivi padiglioni nazionali e poi si sono riuniti a colloquio. Hanno in programma una conferenza stampa prima che Putin voli a Roma dove nel pomeriggio incontrerà il presidente Sergio Mattarella e il papa, per un’udienza in Vaticano.
All’indomani del G7 nel castello bavarese di Elmau, dove i leader mondiali hanno minacciato un inasprimento delle sanzioni contro la Russia per la crisi ucraina, Vladimir Putin è atteso in Italia. Domani visiterà l’Expo e sarà ricevuto dalle massime cariche istituzionali prima di andare in Vaticano per un’udienza dal papa. Putin ha bisogno di tenere aperto il dialogo con l’Unione europea. Soprattutto in vista del consiglio europeo di fine giugno, chiamato a decidere se prorogare o meno le sanzioni. Leggi
Poco prima di sedersi davanti a un piatto di salsicce bavaresi e a una birra con la cancelliera tedesca Angela Merkel all’apertura del G7 del 7 giugno, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dichiarato che una delle priorità del vertice sarebbe stata trovare il modo di “reagire all’aggressione russa in Ucraina”. A questo punto bisogna chiedersi di che genere di aggressione stiamo parlando. Leggi
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